venerdì, 29 Marzo 2024

L’esorcismo, Torino e alcune persone sopravvissute a grandi tragedie: sono loro i protagonisti del thriller Il settimo esorcista (Piemme) di Fabio Girelli, ospite delle presentazioni letterarie virtuali ideate dalla giornalista napoletana Rosaria Russo.

L’evento ha debuttato qualche giorno fa ed è stato un successo, confermando la validità di un’iniziativa che, permettendo di abbattere le distanze tra autori e lettori con l’aiuto di Facebook, consente di veicolare i libri dando loro notevole risalto.

Nella diretta online sulla pagina Thriller amore mio di Rosaria Russo, Girelli ha presentato il suo libro, ha letto alcuni brani e si è misurato con le domande degli spettatori. L’autore ha annunciato di aver già pronto il prossimo thriller, il secondo di una trilogia che non sarà necessariamente sequenziale.

Girelli è nato a Biella nel 1980 ed è laureato in Lettere moderne.
Ha pubblicato i thriller Tutto il villaggio lo saprà, Marmellata di Rose (Premio Micro-editoria italiana 2014), tradotto in spagnolo, e L’autore. Per Piemme è uscito l’e-book Il bacio della velata.
È tra i fondatori di Torinoir, associazione torinese per la diffusione del genere giallo/noir legato al capoluogo piemontese. Ne fanno parte, tra gli altri: Enrico Pandiani, Massimo Tallone, Giorgio Ballario, Patrizia Durante.

Rossella Montemurro

LA TRAMA: IL SETTIMO ESORCISTA

Un filo rosso sangue circonda e terrorizza Torino.

 Lisa Sarti ha un segreto. La morte l’ha sfiorata ma per qualche motivo non se l’è portata via. Un destino condiviso con altre persone, come lei sfuggite a una sorte in apparenza inevitabile, sopravvissute a eventi terribili: incidenti aerei, disastri naturali, tragedie famigliari. Ma a Torino qualcuno ha deciso di rimediare agli errori del fato e di sostituirsi alla morte stessa, qualcuno che sembra conoscere perfettamente la vita delle sue prede. Lisa è la prima a cadere sotto la sua furia omicida.

Il vicequestore Andrea Castelli, chiamato a indagare, si getta sul caso cercando di non farsi coinvolgere dagli aspetti più oscuri della vicenda, ma sarà costretto a rivedere le sue convinzioni quando un nuovo elemento si aggiungerà all’indagine. L’assassino ha uno strano tatuaggio sul polso, una scritta che recita Non draco sit mihi dux. È l’incipit di uno degli esorcismi più famosi, il Vade retro Satana. Per la questura di Torino non c’è altra scelta che chiedere aiuto a un consulente esterno, un religioso che conosca a fondo la materia: uno dei sette esorcisti della città. La squadra di Castelli — un ispettore con la vocazione da badante, un agente valdese effeminato e schivo e un efficiente sardo di poche parole — non prende bene la notizia: ai poliziotti non piace dar la caccia a fantasmi che puzzano d’incenso.

Il vicequestore Castelli, sentimentalmente legato a Georgine, una transessuale di Ipanema, e affetto da una sindrome bipolare che lo fa vivere e lavorare a singhiozzo, dovrà scavare tra le rovine di un monastero andato a fuoco sulle colline torinesi per scoprire la verità.

 
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