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Stranamore ha la meglio: monogamia, poliamore, infedeltà nel nuovo libro del dott. Giancarlo Dimaggio

“Cosa è giusto? Cercare una stabilità affettiva che duri il tem­po di una vita, monoteisticamente monogamica, e in suo nome sopportare il sostenibile e ingoiare l’indigeribile?

Oppure fuggire, tradire e separarsi inseguendo equilibri rassicuranti quanto un ponte in corda sul Rio delle Amazzoni? Rischiando di cadere ma inebriati dal brivido?

O aprirsi al gioco combinatorio delle relazioni molteplici, di durata indefinita e dai vincoli imprecisati, stringendo patti sugellati da emozioni che il giorno dopo già avranno assunto tinte diverse?”

Le relazioni e le loro sfaccettature, i confini sempre più labili tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che fa bene e ciò che invece ci distrugge. Il dottor Giancarlo Dimaggio, psichiatra e psicoterapeuta, forte della sua esperienza affronta in Stranamore ha la meglio. Monogamia, poliamore, infedeltà e uno psicoterapeuta (Baldini+Castoldi) un argomento quanto mai “caldo” e attualissimo. I rapporti d’amore – plurimi, monogami, infedeli… – sono analizzati da un laboratorio privilegiato, la sua stanza di psicoterapeuta. Ed ecco che, grazie a uno stile ritmato, sempre sul filo dell’ironia, incontriamo Giulio architetto brillante, di suc­cesso sul lavoro, irrequieto e incasinato nelle relazioni che da qualche mese ha convinto Laura, la fidanzata ufficiale, a iniziare una relazione a tre che coinvolge una certa Luciana. A poco a poco Giulio si innamora di Luciana e, incapace di gestire la situazione, inizia a soffrire di ansia.

Isabella porta invece in seduta un sogno che è indicativo dello stato del suo matrimonio. È depressa, trascurata, ha problemi sul lavoro e una ferita profonda che si porta dentro. “In questo buio, Gianni sembra un faro: un uomo che la ama, fedele, ha desiderato figlie che nascessero proprio da lei”.

Filippo, a furia di dire sempre sì sta pagando un prezzo troppo alto, è stremato e depresso, “passa le serate a rimuginare su quello che avrebbe voluto dire e fare, su accendere rivoluzioni che si conclu­deranno con la sua decapitazione. Si sveglia la mattina col mal di stomaco, tutto vorrebbe fuorché andare al partito o salire sul treno per la missione di turno. Il modo in cui fronteggia tutto questo, oltre a mandar giù, dire sì e ammazzarsi di lavoro è mangiare”.

Giulio, Isabella e Filippo sono solo alcuni dei pazienti (opportunamente celati) che il dott. Dimaggio ha preso in esame per raccontarci in modo fluido, discorsivo e coinvolgente le sfumature dei rapporti valorizzando la sua narrazione con rimandi a testi di studiosi, esempi, paragoni.

L’autore registra cosa dicono la ricerca, l’antropologia evoluzionista e la psicoterapia sulle diverse forme di relazione che potremmo abitare nell’arco della nostra esistenza. Poi combina storie di vita e conoscenze scientifiche, riflettendo sui princìpi ai quali la nostra società si è abituata da tempo e che da soli non bastano più a spiegare le nostre scelte in fatto di relazioni.

In una carrellata variegata e piena di colpi di scena, c’è almeno una certezza: “Non ci sono a oggi articoli scientifici – su riviste quali­ficate – che abbiano esplorato se le relazioni poliamorose siano legate a maggiori o minori sintomi psicologici e benessere o siano associate a vari problemi. Il dibattito, nobile senz’altro, è solo a livello ideologico e sociale. Ma se le relazioni poliamorose siano etiche e felici oppure segno di problemi sottostanti e destinate a portare più guai di quanti ne presentino la monogamia o il tradi­mento inconfessato – ah, la vecchia scuola – nessuno psicologo o psichiatra lo ha studiato”.

Stranamore ha la meglio è un saggio che si legge come un romanzo, appassionante, avvincente, capace forse di aprire gli occhi: di gettare luce sulle relazioni che abbiamo, che abbiamo perduto e che avremo.

Il dott. Dimaggio, didatta della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC), si occupa di narcisismo da più tempo di quello che avrebbe mai pensato. Insegna psicoterapia in Italia e all’estero. Scrive per il Corriere della Sera e Mente&Cervello.

Rossella Montemurro

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