giovedì, 25 Aprile 2024

Una carrellata di ritratti. Piccoli scorci su una quotidianità che può diventare paradossale – e spesso proprio i paradossi ci aiutano a decifrare meglio determinate situazioni.

E poi, un’ironia di fondo pronta a spiazzare, qualche doppio senso che si lascia cogliere nelle trame dei racconti di Costantino Di Lillo racchiusi in Oppure (Edigrafema). Undici brani tutto sommato leggeri, spensierati al punto giusto, per la maggior parte ambientati in un passato di qualche decennio fa che però sembra lontano secoli e interpretati da ragazzini che hanno mille risorse pur non avendo a disposizione neanche la metà dei mezzi che i coetanei hanno oggi.

Per esempio, con tanto spirito di iniziativa, si alleano per avere dai genitori il permesso di poter guardare la TV e non andare a letto una volta finito Carosello (il racconto si intitola Dopo Carosello): “Costituito il CNL, dichiarammo battaglia culturale. Lasciammo Tex per Trotskij, la trottola per la fionda e il monopoli per il Risiko. Era la rivolta. La cugina Leopoldina volle la barba come Fidel e uso la colla e il parrucchino ritagliato netto dello Zio. Fu la prima vittima della repressione del regime: arrestata, fu interrogata per sei ore sui Fioretti Quaresimali di san Procopio e fucilata esemplarmente alle 20 e 50 prima di Carosello. Poi: tutti a letto”.

Il tenore è questo, anche se non manca un po’ di malinconia, sottolineata da un’ideale colonna sonora ascoltata rigorosamente su vinile.

Costantino Dilillo (Irsina, 1956), vive a Matera dal 1967 e ha lavorato in banca per 40 anni. Noto anche come (w/cody)* per vignette e articoli satirici e di costume, scrive tutto quello che esce da una tastiera: poesie, racconti, romanzi, testi per il teatro, recensioni.

Diverse le sue pubblicazioni. I racconti: Presto (Il Salice editore, 1990 – “Premio Calabria ’79 Riviera del sole”); Città Calva (Palomar edizioni, 1997); Nuove leggende lucane (BMG Edizioni,1999); 180 – I garanti (Nobile editore, 2002); Pistacchi & frottole; altri tradotti in greco sono in via di pubblicazione ad Atene. Le raccolte di poesie: Tele di ragno (Edizioni Gabrielli, 1978); Anime fossili (Antezza Editori, 2017); Greggi di ginestre (Edizioni Il Faggio, 2019 – “Menzione speciale della giuria al Premio EquiLibri – Assoc. Piazza Navona 2019”). Il saggio antropologico: Irsina. Credenze, usanze tradizioni (Giannatelli edizioni, 2014). La drammaturgia teatrale: A-Hum specchio d’amore (2006); I predatori delle tre porte (2015); Piccianello crocevie (2016).

Rossella Montemurro

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