venerdì, 1 Dicembre 2023

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Consiglio Direttivo Regionale Basilicata, presieduto dalla dottoressa Margherita Maragno, della SIMEU Società Italiana Medicina Emergenza Urgenza: 

Come è ormai noto l’Ispettorato del Lavoro di Bari ha inviato nei giorni scorsi al dottor Vito Procacci, direttore del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari e ad altri Direttori dei reparti interventistici di quel Nosocomio un verbale che imputa loro “durante il drammatico periodo del COVID di non aver rispettato all’epoca i riposi prescritti e di aver lavorato più delle ore consentite previste dalla legge” comminandogli una pesante sanzione amministrativa di 27 .100 €. Poco conta, nella narrazione di questo sciagurato evento che l’Ispettorato Nazionale del Lavoro abbia tardivamente sospeso il procedimento nei confronti dei sanitari e che procederà, nei prossimi giorni, ad ulteriori approfondimenti per valutare la possibilità dell’annullamento delle sanzioni. Il dottor Procacci ha deciso fare opposizione al provvedimento e di scrivere al Presidente della Repubblica Sergio Matterella una lettera in cui afferma: “Le scrivo perché oggi, dopo tutto l’impegno profuso da me e dalla mia meravigliosa equipe nel contribuire a rendere un’essenziale servizio ai cittadini in nome del giuramento di Ippocrate e dell’articolo 32 della Costituzione, le affido tutta l’amarezza, la delusione e lo sgomento per il trattamento ricevuto da uno Stato nel quale oggi fatico a riconoscermi. [ … ] Non posso negarLe che mi sento profondamente ferito da un paese che un tempo fa ci definiva eroi, insignendoci tra l’altro di un premio per aver fatto ‘respirare la gente di Puglia’ ed oggi ci chiama trasgressori in un burocratico quanto asettico verbale di sanzione amministrativa”. Anche il Policlinico di Bari ha deciso di impugnare l’accertamento dell’Ispettorato del Lavoro. Il Consiglio Direttivo Regione Basilicata e tutti i Direttori dei Pronto Soccorso della Basilicata esprimono tutto il loro sostegno nei confronti del Dottor Procacci e della sua equipe e di tutti coloro che sono stati colpiti da questa iniqua ed illogica sanzione. Tutti i Direttori dei Pronto Soccorso della Basilicata, inoltre, ammettono che in quel drammatico periodo di emergenza pandemica hanno dichiaratamente tutelato prima la salute dei cittadini e poi hanno controllato l’orario di servizio dei medici che volontariamente e spontaneamente si trattenevano oltre il loro orario di servizio. Essere medico prescinde dal rispetto bovino di un orario di lavoro, qualora le necessità della situazione e le condizioni dei pazienti lo renda necessario, nell’interesse superiore della salute del cittadino. 

Questo è un imperativo etico, non solo fissato dal giuramento di Ippocrate che impone “di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento; di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, a cui dovrà ispirarsi con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni atto professionale, di prestare assistenza d’urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell’autorità competente”, ma anche sancito dall’articolo 32 della Costituzione che recita come “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Questa vicenda assume contorni amaramente kafkiani e certifica l’inadeguatezza di quei sistemi di giudizio che valutano con miope asetticità eventi che la norma non prevede perché eccezionali, conformandoli in un tetro oscurantismo burocratico. La SIMEU nazionale ed il Consiglio Direttivo Regione Basilicata non possono che stigmatizzare l’accaduto, che non solo offende la professionalità di coloro che prestano la loro opera, medici ed infermieri, nel SSN, ma dimostra come non si tenga in nessuna considerazione le difficoltà di un sistema, come quello dell’Emergenza-Urgenza che, in questo particolare momento storico, si trova in grande sofferenza per carenza di personale e di risorse. È, infatti, noto come esista una profonda crisi del settore, che si evidenzia con i numerosi abbandoni da parte di professionisti esperti e con la scarsa copertura delle borse a disposizione delle Scuole di Specializzazione. Appare, quindi, evidente come questi eventi non servano a migliorare l’appeal di una professione sempre meno ricercata. Che la cosa abbia avuta ampia eco anche a livello istituzionale lo dimostrano i colloqui sull’argomento intercorsi tra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed il Ministro delle Politiche Sociali Marina Calderone e dal duro documento di condanna emesso dalla SIMEU Nazionale. Il Consiglio Direttivo della Basilicata quindi deplora con forza quanto accaduto, esprime la sua convinta solidarietà al Dottor Procacci ed alla sua equipe, afferma che supporterà sempre l’operato di coloro che antepongono al proprio interesse la salute del cittadino, ed interverrà sempre a sostegno di coloro che, facendo il proprio dovere, potranno essere colpiti, in futuro, da un simile quantomeno bizzarro castello sanzionatorio”.

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