giovedì, 28 Marzo 2024

Dal 18 al 25 gennaio 2023 la Chiesa ci invita alla “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”.

E noi lo facciamo ricordando la Serva di Dio Maria Marchetta.

Ero chierichetto. Avevo non più di sette anni quando il parroco mi portò insieme a lui per portare la Comunione ad un’ammalata.

Salimmo le scale che erano all’esterno dell’abitazione e ci trovammo di fronte una vetrina che io mi preoccupai di aprire per far entrare il parroco.

Ho ancora davanti a miei occhi il viso così splendente e luminoso di una giovane donna.

Una donna che stava nel letto con la pancia in giù, i gomiti poggiati sui cuscini e tutta di bianco.

Ricordo ancora l’azzurro delle spalliere del letto.

Quella bella donna era Maria Marchetta.

Oggi 7 aprile è l’anniversario della sua morte.

Mio Dio, il mio cuore è colmo di infinita riconoscenza per avermi fatto capire la necessità e la bellezza della sofferenza”: in questa frase si racchiude il senso dell’esistenza di Maria Marchetta. Nata a Grassano (MT), il 16 febbraio 1939, viene colpita in piena adolescenza da paraplegia flaccida, malattia che la conduce progressivamente all’immobilità. Dopo una reazione di rabbia, il letto, dove rimane bloccata per quattordici anni, si trasforma in un luogo di preghiera e di missione per la conversione del mondo al Vangelo. Formata nella Gioventù femminile di Azione cattolica e nel Terz’Ordine Francescano, abbraccia il mistero della croce e eletta risurrezione, maturando il proposito di offrire la sua sofferenza per l’unità dei cristiani.

Abbracciò con tuo il suo cuore il mistero della croce e della resurrezione, diventando, secondo noi grassanesi, fonte di speranza e consolazione per coloro che si recavano a consolarla.

L’incontro di Paolo VI con il Patriarca ortodosso Atenagora (gennaio 1964), che dava seguito ai primi passi del cammino ecumenico già intrapreso da Papa Giovanni XXIII, fece maturare in lei il proposito di offrire la sua vita per l’unità dei cristiani.

Di questa offerta scrisse direttamente a Paolo VI e al rimate della chiesa anglicana Micheal Ramsey, in occasione della visita in Vaticano il 23 marzo 1966.

Purtroppo non ebbe la possibilità di leggere la risposta del Primate per chè era già tra le braccia di Dio.

Il processo diocesano, aperto il 2 agosto 1995, è stato concluso il 7 aprile 2002 e i suoi atti depositati presso l’archivio della Congregazione dei Santi.

Il 22 aprile 2006, una solenne concelebrazione eucaristica svoltasi presso la Chiesa Madre di Grassano e presieduta dall’allora nunzio apostolico in Itala, Monsignor Paolo Romeo, ha segnato l’inizio dell’anno dedicato a Maria Marchetta.

Perché non pregare Maria Marchetta in questi giorni di pandemia?

Chiediamo a lei che con il suo sorriso interceda presso il Padre affinché allontani il prima possibile questo flagello.

Continuerò a pregare per Maria Marchetta.

Nicola Incampo

Responsabile della Conferenza Episcopale di Basilicata per l’IRC e per la pastorale scolastica

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