sabato, 20 Aprile 2024

Un occhio sempre vigile che a volte si insinua nella nostra privacy: quanti dettagli possono venir fuori dalle telecamere di sicurezza? Quanti altri possono rimanere in un cono d’ombra e magari in certe situazione sarebbero fondamentali?

Fin dal titolo del romanzo di Stephen Amidon,  Security (Mondadori, traduzione di Marta Matteini), emerge il ruolo della videosorveglianza, intrusiva ma indispensabile, in una trama complessa dalla quale è stato tratto il primo thriller Sky Original diretto dall’inglese Peter Chelsom.

Quanto siamo disposti a sacrificare per la nostra sicurezza è la domanda latente che caratterizza Security. Scritto nel 2009, è ambientato a Stoneleigh è una piccola città del New England, tranquilla, progressista, dove tutti si conoscono.

La figlia di un noto ubriacone, arrestato per sospette molestie pedofile, denuncia per tentato stupro e violenza privata un ricchissimo newyorkese, estraneo al tessuto sociale ma molto potente, possessore della più bella tenuta della zona. Come spesso accade in questi casi, di fronte a due soggetti tra loro distanti, la polizia è convinta che la ragazza stia tentando di coprire il padre e ne sminuisce la versione.

Edward Inman, il responsabile di gran parte dei tanti, e costosi, sistemi di sicurezza installati nelle case dei cittadini per bene, potrebbe scoprire la verità e spezzare quella cortina di silenzio e quelle remore che gli inquirenti hanno. Inizia così una sua indagine personale che lo porta nel cuore delle dinamiche e degli intrecci della gente di Stoneleigh. Ci sono situazioni sfilacciate, non detti, lati oscuri. C’è la forza dello status sociale pronta a passa sopra alle evidenze, in nome di pregiudizi duri a morire.

Nella vicenda c’entrano in qualche modo Conor – il figlio adolescente di Kathryn, la donna che Edward, malmaritato e infelice, ama da sempre – e Angela, una studentessa del college locale, innamorata di un professore molto attraente e stranamente irrequieto. I personaggi sono descritti da Amidon con un’acutezza psicologica non indifferente, in una trama che svela in crescendo situazioni contorte.

Stephen Amidon dà prova della sua maestria nel ritrarre un’intera società: al centro della vicenda non ci sono soltanto i personaggi che la vivono, ma l’America stessa, divisa tra la necessità di progresso e la difesa dei valori tradizionali. Il risultato è un capolavoro di suspense e introspezione psicologica.

L’autore, nato a Chicago nel 1959, ha vissuto dodici anni a Londra dove ha lavorato come giornalista culturale e critico cinematografico. Ha pubblicato diversi romanzi e racconti tra cui La città nuova (2006), Il capitale umano (2008), dal quale è stato tratto un film per la regia di Paolo Virzì, Security (2009) e La vera Justine, tutti editi da Mondadori.

Rossella Montemurro

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