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“Se esiste un perdono”: Fabiano Massimi ripercorre la storia dello “Schindler britannico” Nicholas Winton

È dedicato alla storia dello “Schindler britannico” Nicholas Winton Se esiste un perdono (Longanesi) il nuovo libro del  Prix Polar 2022 Fabiano Massimi.

Nella Praga del 1938 con il furore nazista che incombe sulla Cecoslovacchia e Hitler alle soglie della città, bisogna fuggire. Bisogna, soprattutto salvare i più deboli, i piccoli senza famiglia. Per quanto sia un’impresa impossibile, Nicholas Winton, un inglese di origini ebraiche, propone di allestire treni diretti nel Regno Unito per mettere in salvo quanti più bambini. Tra mille ostacoli logistici e politici, e con l’aiuto della giovane Petra che lo guida in una città a lui sconosciuta, Nicholas vuole andare fino in fondo, costi quel che costi. Accanto a lui ci sono Doreen Warriner e Trevor Chadwick che, in una corsa contro il tempo, stilano liste e cercano di convincere i genitori a dare una chance ai propri bimbi.
Una scelta straziante di chi per salvare la vita dei figli è costretto ad abbandonarli nelle mani di estranei. “Se fossero miei figli, io cosa farei? Li terrei qui con me, sotto i miei occhi, rischiando le loro vite, o li allontanerei finché c’è tempo, affidandoli a sconosciuti, a un futuro che non vedrò mai? Restare o partire: su cosa punterei?”

Tra quei bambini,  Nicholas vuole portare in salvo anche una piccola ammantata da mistero, chiamata la Bambina del Sale, perché tutte le sere, in nel buio totale, all’imbocco di un vicolo vende ai passanti sacchetti in tela azzurra con dentro una manciata di sale – elemento prezioso, a Praga introvabile da tempo.  Non si sa come si chiami davvero né come riesca a procurarsi il sale. Lei stessa non parla con nessuno e mette a repentaglio la sua vita dal tramonto all’alba in cambio di una moneta, il compenso per ogni sacchetto che vende. La bimba però, nonostante i pericoli che corre, è molto sfuggente, chiusa nei suoi segreti, refrattaria a farsi salvare. Non mancano i doppiogiochisti, nascosti tra gli insospettabili.

Fabiano Massimi, con una penna sempre molto colta e ricercata, ripercorre romanzandola la storia vera di un uomo che riuscì ad assicurare un futuro 669 bambini della Cecoslovacchia, molti dei quali ebrei, poco prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, in un’operazione che è in seguito diventata nota come Kindertransport. Questa vicenda tornò alla ribalta nel 1998 grazie a un commovente video della BBC dove Nicholas ottantenne incontra a sorpresa i “suoi” piccoli ormai adulti.

Minuziose le ricostruzioni storiche di queste pagine bellissime e toccanti in cui uno dei periodi più cupi della Storia si accende di speranza. Tanti anche i rimandi ad alcune delle fiabe più note, in una trama piena di pathos.

“Nessuno è mai così come sembra. Tutti abbiamo un proprio punto debole. E spesso è proprio quello il fuoco segreto delle nostre traiettorie – il fulcro del mistero che finiamo per diventare, agli occhi del mondo e a volte anche di noi stessi.”

Fabiano Massimi è nato a Modena nel 1977. Laureato in Filosofia tra Bologna e Manchester, dopo aver lavorato come traduttore e consulente per alcune fra le maggiori case editrici italiane, oggi dirige le biblioteche di Formigine e insegna scrittura creativa nel programma universitario della Scuola Holden. Per Longanesi ha pubblicato L’angelo di Monaco (2020) e I demoni di Berlino (2021), due thriller storici tradotti in numerose lingue che gli sono valsi tra l’altro il premio Asti d’Appello in Italia e il Prix Polar in Francia.

Rossella Montemurro

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