mercoledì, 24 Aprile 2024

Con “Un giorno sì un altro no” (Giraldi Editore) il primo romanzo di Isa Grassano – giornalista, blogger e autrice di guide turistiche emozionali – si fa un viaggio nei sentimenti ma non mancano “pillole da viaggiatrice”. Perché l’autrice da sempre ama scoprire il mondo, tanto che molto presto ha lasciato il paese natio, San Mauro Forte, per cercare la sua strada e vivere emozioni, ma sempre portando la sua terra nel cuore. 

E a San Mauro Forte che fa ritorno, insieme ai protagonisti Arabella e Ludovico, per raccontare questa sua avventura lavorativa ma anche e soprattutto per incuriosire i lettori e le lettrici su questo libro che, giunto alla terza ristampa, e a otto mesi dall’arrivo in libreria, continua a ricevere un ampio consenso di recensioni e critiche e a vivere di un forte passaparola.

Un evento fortemente voluto dalla Pro Loco di San Mauro Forte e dal Museo multimediale In Viaggio In Basilicata per contribuire al rilancio della cultura e del turismo nel piccolo borgo lucano (inserito tra i Borghi Autentici), dopo mesi di restrizioni. Un ritorno in presenza per parlare di libri e di viaggi e di mete turistiche, ovvero di quel patrimonio diffuso che è la vera ricchezza del nostro Paese. 

Appuntamento venerdì 13 agosto alle ore 18,30 presso il cortile del Palazzo Arcieri Bitonti,  con ingresso libero consentito nel rispetto delle vigenti norme di Legge Anti-Covid.

I personaggi si muovono sullo scenario di una Roma incantevole «talmente bella da sembrare sempre “nuova”, mentre le luci saltellano sui mattoni antichi e sembrano lanciare messaggi affettuosi da un monumento e l’altro», ma non mancano excursus in altre località, come le Dolomiti Lucane (la protagonista prova l’ebbrezza di librarsi in aria con il Volo dell’Angelo, il macro attrattore del territorio), la Valle d’Itria in Puglia, fino a New York “un’isola che galleggia sull’acqua del fiume come un iceberg di brillanti”, come la definiva Truman Capote. Tra un’avventura e l’altra di Arabella con Ludo, tra la lettura di un oroscopo e la scrittura di un necrologio si scoprono anche curiosità poco note, come la fontanina degli innamorati che c’è in un angolo di Fontana di Trevi a Roma e che garantirebbe alle coppie che ne bevono di essere legati per sempre. 

Ma non è tutto “rosa” o “leggero”. La seconda parte del libro diventa più introspettiva e la protagonista Arabella cerca di far quadrare i conti della sua vita, fra tante questioni irrisolte: il rapporto con il padre, le sue relazioni che non funzionano, il ghosting, la morte della madre e i ricordi del passato («c’è un filo sottile che ti unisce ai ricordi. Specie a quelli che fanno il rumore della sofferenza. È trasparente ma a volte se allunghi la mano, puoi toccarlo. Sentirlo vibrare»). Ma anche il disagio psicologico, a cui troppo spesso non si dà ascolto.

Un proverbio – che l’autrice ha raccolto nei suoi giri di lavoro ma anche nella stessa Lucania – fa da chiosa a ogni capitolo e da contrappunto alle citazioni di canzoni italiane all’inizio. E alla fine resta una consapevolezza: “Quando non sai dove stai andando, ricorda da dove vieni”. 

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