mercoledì, 24 Aprile 2024

Il presidente Bardi: “Ha vinto la politica delle cose concrete”

“È stata premiata la politica delle cose concrete. I cittadini sono stanchi di ascoltare parole, vogliono vedere i fatti, e quando li vedono premiano. La condivisione di programmi con il campo allargato può dare nuovi risultati, realizzando le iniziative e i processi...

Un’opera simbolo del sisma dello scorso anno e la messa in sicurezza di tanti altri beni del territorio delle Marche: accanto a opere in condizioni “estreme” tanti altri cantieri, dall’archeologia all’arte moderna, che coprono un ampio ventaglio di temi e problemi conservativi. Ripartono il 4 settembre i cantieri didattici della Scuola di alta formazione dell’Iscr che vedranno impegnati gli allievi di entrambe le sedi di Roma e Matera. Misurarsi con i capolavori del nostro patrimonio e affrontare i problemi nella loro singolarità; sono questi due dei principali criteri che guidano la scelta delle opere su cui gli studenti della Saf-Iscr apprenderanno il mestiere di restauratore di beni culturali. E tra le opere prescelte per i cantieri estivi 2017 l’offerta di temi è particolarmente vasta sia per condizioni e complessità dei danni, che per ambito geografico e cronologico.

Si va dagli elmi di manifattura persiana del Museo Stibbert di Firenze o dal mosaico ‘battuto’ della Domus delle Terme degli stucchi dipinti a Roma fino alla pittura del XX secolo con le tele di Umberto Coromaldi, passando per il Medioevo della facciata del Duomo di Pisa, gli affreschi della sala capitolare di San Nicolò a Treviso, le preziose tavole di Antonio Vivarini da Venezia, fino agli stucchi barocchi di Santa Pudenziana a Roma. Un’attenzione particolare è dedicata anche al patrimonio colpito dal terremoto dello scorso anno. Oltre alla continuazione dell’opera di pronto intervento e messa in sicurezza presso la Mole Vanvitelliana di Ancona (che vede presente l’Iscr sin dallo scorso novembre), gli allievi del primo anno avranno in cura il frammentario altorilievo in terracotta da San Placido di Ussita, la cui immagine della Madonna col Bambino è divenuta un malinconico simbolo dei rovinosi effetti del sisma. (Fonte e foto Agenzia DIRE, www.dire.it)

Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap