giovedì, 25 Aprile 2024

L’ESORDIO – Ho conosciuto Giuseppe Povia (la foto in copertina è di Sandro Quarto) nel 2003. Era tra i finalisti del Premio Città di Recanati (l’attuale Musicultura), una delle realtà più belle e sane del panorama musicale italiano (trampolino di lancio anche per Gianmaria Testa e Simone Cristicchi solo per citarne alcuni).

Quando salì sul palco, con il suo giaccone in camoscio, lo sguardo magnetico e la gestualità ipnotica sicuramente non fui l’unica a rimanere colpita. Il suo brano poi, “Mia sorella” – un testo che in maniera diretta affronta la tematica della bulimia -, alla dolcezza della melodia affiancava in maniera quasi stridente ma dandone, in assoluto, il sapore dell’autenticità, una storia forte e coraggiosa “messa in piazza” proprio quando si iniziava a parlare di disturbi alimentari.

“Mia sorella” era in gara ma, nelle serate conclusive del Recanati, ciascun cantautore doveva presentare anche un secondo brano. Giuseppe cantò “Quando i bambini fanno ooh”. La sua presenza scenica è stata indimenticabile, la sua voce magica, il testo una filastrocca che cattura al primo ascolto. La XIV edizione del Premio la vinse lui, non poteva essere diversamente.

In sala stampa venne fuori la sua ironia. Al giornalista che gli domandò cosa avrebbe fatto con i ventimila euro del Premio rispose: “Infissi in casa, subito”.

Da quella sera la sua vita artistica ebbe una svolta.

I SUCCESSI – Incide il suo primo cd, “Evviva i pazzi che hanno capito cos’è l’amore” per la Target, partecipa a Sanremo 2005 come vincitore morale (la sua “I bambini fanno ooh”, essendo già stata interpretata nel 2003 non è più inedita per il palco dell’Ariston, come da regolamento, ma è talmente bella che Bonolis gliela fa interpretare lo stesso, fuori gara, permettendogli così di intercettare il grande pubblico. La canzone diventa poi la più venduta del 2005, rimanendo per mesi in testa alle classifiche. Il resto è storia. È la vittoria a Sanremo l’anno successivo con “Vorrei avere il becco” –  disco di platino mentre nel 2007 è disco d’oro con l’album “La tavola Rotonda”.

Nel 2009 conquista il secondo posto a Sanremo con “Luca era gay” (doppio platino, Premio Sala Stampa Radio Tv, Premio Mogol), un brano che fin da prima che fosse ascoltato solleva un vespaio di polemiche: dall’imperfetto usato nel titolo alle accuse di omofobia rivoltegli. Provocare, scuotere l’opinione pubblica è nel suo DNA. Ma lui di “provo-canzoni” non può proprio farne a meno: se ancora oggi “Luca era gay” è il brano che più lo ha tormentato mediaticamente, “La verità” (classificatasi quarta nel 2010 a Sanremo, disco di platino) non è da meno: un altro tema scomodo, l’eutanasia, trattato però da Povia con estrema delicatezza – a dispetto di tutti i detrattori.

Nel 2011 “E non passi” è Wind Music Awards premio Fimi, Pmi e Afi, nel 2012 “I bambini fanno rock” è disco d’oro, nel 2016 pubblica il doppio cd “NuovoContrordineMondiale” (oltre 250 date e disco d’oro), il brano “Al Sud” è Premio Due Sicilie Cantautore Completo.

Nel 2017 con “Immigrazia” è boomdi ascolti. E inevitabili polemiche.

TRA FINANZA ED ECONOMIA – Quattro anni fa inizia un tour informativo che tocca quasi tutta l’Italia, “Invertiamo la rotta”, con l’avvocato Gianfranco Amato.

Tre ore di musica, parole, riflessioni su alcune grandi tematiche del Terzo millennio.
Si parla di dittatura del pensiero unico, teoria del gender, unioni civili, famiglia naturale, finanza, all’Unità d’Italia, trattati dell’Unione Europea cercando di rispondere ad una domanda che ha rappresentato il fil rouge dell’intera serata: chi comanda il mondo? Lo stesso interrogativo al quale Povia, nell’omonimo brano del suo cd “NuovoContrordineMondiale” (la maggior parte delle canzoni verte su temi di economia, finanza e politica, nello stesso periodo il cantautore è invitato a partecipare in qualità di relatore a numerosi convegni accanto al filosofo Diego Fusaro e all’economista Alberto Bagnai. Lui, che non ha finito le superiori, è tornato sui libri da autodidatta approfondendo tematiche complesse) prova a dare una risposta, sulle prime spiazzante ma, in fondo, non così lontana dalla realtà: “c’è una dittatura di illusionisti finti economisti equilibristi terroristi padroni del mondo peggio dei nazisti”.

È sempre di quel periodo la scelta, drastica, di autoescludersi dal mercato discografico.

Foto Sandro Quarto

IL DIVERTIMENTOUR – Negli ultimi mesi del 2018 si eclissa dai social, diventati il suo mezzo di comunicazione preferito, per tornare i primi di dicembre dopo aver annunciato, da Matera, la partenza del “DivertimenTour”: una festa, un tour allegro nel quale con momenti di riflessione e che permetterà al pubblico, per due ore, di estraniarsi dai problemi e immergersi in un’atmosfera unica. È il tour targato Italia Eventi srl di Montalbano Jonico che, con uno staff eccellente guidato da Ugo Valicenti e Giuseppe Passerella, porterà Povia nelle maggiori piazze italiane.

“Più di un mese fa avevo pensato di lasciare la musica e tornare al mio vecchio lavoro, il cameriere, che ho fatto per vent’anni. – disse in conferenza stampa. –Volevo aprire un chiosco per vendere panini e chiamarlo “Quando i panini
fanno ooh, che meraviglia””.

La ripartenza dalla Basilicata coincide con un tour strepitoso. Alla fine, non è tornato a fare il cameriere ma ha inciso una canzone, “Cameriere”, accompagnata da un video prodotto da   Italia Eventi Srl per la regia di Antonio Rosano e Vincenzo Aiello.

 “Avevo il sogno di cantare e l’ho realizzato facendo il cameriere con passione perché la differenza è tutta lì, – ha affermato – tra il servire qualcuno e servire a
qualcuno: ho sempre scelto la seconda, cioè servire a qualcuno. Anche
oggi che faccio il cantautore mi piace far star bene la gente. La mia felicità
più grande è quando il pubblico rimane fino alla fine del concerto”.

“NON NASCONDERTI” E “ADOLESCENZA” – Lo scorso anno, in un dialogo ininterrotto con i fan (decine di migliaia) su Facebook, inizia a scrivere una rubrica, “Non nasconderti”, nella quale, con la sua innata abilità di comunicatore, dà voce ai suoi pensieri. Senza pelle, senza filtri come sempre, scomodo, non allineato, sincero, arrabbiato, romantico… A seconda del suo umore è un fiume in piena con le parole, pubblica video, interagisce con il pubblico. Spesso viene preso di mira dagli haters che però lui con eleganza e savoir faire snobba, smorzando le polemiche con un sorriso. Non ha paura di mostrare le sue fragilità, parla di attacchi di panico e depressione, dei momenti no, del mondo dello spettacolo che lo esclude per timore che, esprimendo le sue idee controcorrente, possa mettere in imbarazzo. Escluso, probabilmente per lo stesso motivo, per l’ennesima volta, anche da Sanremo.

Per i prossimi mesi ha annunciato novità:a breve l’uscita del singolo “Ragazzi” che anticiperà il disco e il libro dedicati all’adolescenza (previsti a novembre) e per l’estate un nuovo tour con Italia Eventi srl che avrà in scaletta ben 26 canzoni.

Di Povia si può dire tutto ma non che non sia sincero, autentico, umano. Le sue idee, le teorie che ciclicamente porta avanti possono anche non essere condivise ma sono davvero pochi gli artisti che, come lui, possono permettersi di evitare di barattare la notorietà con la libertà.

Rossella Montemurro

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