giovedì, 25 Aprile 2024

“Le cose te le devi godere. (…) Ti devono appassionare. Non ci sono necessariamente una scelta giusta e una sbagliata, non puoi nemmeno progettare la tua vita intera all’età di sei anni. La vita la devi vivere e devi essere flessibile. E soprattutto devi tenere in considerazione l’ipotesi che, sì, per quanto doloroso sia, ci possiamo anche sbagliare…”.

Una full immersion nei sentimenti, nelle pene d’amore, nelle storie sbagliate: tutto in un’estate, l’ultima prima di diventare grandi davvero in Quasi settembre (Mondadori ELecta), l’esordio letterario della 22enne Lea Cuccaroni.

Un volo in ritardo per colpa di un diluvio di fine estate e Ludovica, protagonista e io narrante, si ritrova bloccata in aeroporto. Attorno a lei, passeggeri rassegnati e, purtroppo, un cellulare irrimediabilmente scarico.  Complice la saracinesca semiabbassata di un bar che lascia intravedere una ragazza che sta facendo le pulizie, Ludovica si intrufola sperando di trovare una presa elettrica non ancora assediata. Da qui, inizierà a confidarsi con Irene, la ragazza del bar. È bastato poco: una situazione insolita, qualche domanda e, come un fiume in piena, è partito il racconto fatto a una sconosciuta dei suoi due ultimi, incredibili anni di vita.

Ludovica ripercorre la relazione con Paolo (“Stare con Paolo mi faceva sentire me stessa, e questo mi dava l’energia e la tranquillità per concentrarmi sui miei obiettivi. Forse è questo l’amore? Essere in sintonia con se stessi e accordarsi con il mondo”), le amicizie, il rapporto forte con la madre, la dolorosa rottura con Paolo e l’ingresso in quello che ha tutta l’aria di essere un tunnel e che diventa invece un’opportunità preziosa: “Nella mia testa frullava una e una sola parola: scaricata. Ero stata scaricata dal mio ragazzo storico, che ancora amavo; scaricata da una coinquilina perfetta; scaricata dalla mia migliore amica, che ora probabilmente mi detestava; scaricata dall’intero ambiente universitario che sembrava impenetrabile. Su quella panchina capii che forse avevo toccato il fondo. Mi feci quasi pena. Ma, come spesso accade quando tocchi il fondo, senti lo spirito di sopravvivenza farsi strada dentro di te. Mi feci un esame di coscienza e decisi che era ora di smettere di piangermi addosso: era arrivato il momento di tornare a essere la persona felice e piena di vita che ero stata. Ero certa che questa possibilità fosse ancora dentro di me, anche se in un angolo ben nascosto”.

Parlando con Irene, Ludovica comprende che il tempo è davvero una strana grandezza fisica. Tre mesi possono valere più di vent’anni. Un’estate può durare un soffio e una vita, a volte, può stare tutta in un istante, “il secondo prima di buttarsi, quando tutto può succedere e nessuna opzione è stata scartata, l’attimo in cui tutte le nostre vite possibili coesistono in un futuro non ancora imboccato”.

Quasi settembre è un affresco sincero della Generazione Z fatto da una delle sue esponenti più amate dal pubblico. Una lettura gradevole con uno stile diretto e a tratti intimista.

Lea Cuccaroni è nata a Parigi. Appena quattordicenne comincia a raccontarsi sul web fino a diventare, con gli anni, un punto di riferimento per le giovani adulte della Gen Z, con cui condivide i propri interessi, il racconto della sua quotidianità, la sua esperienza dell’università e del vivere da sola.

Nel 2017 Lea Cuccaroni prende parte come ospite del Quirinale alla cerimonia della Festa della Repubblica e nel 2018 partecipa all’incontro “I giovani e la Rete”, un dibattito in di – retta streaming che il Presidente della Re – pubblica Sergio Mattarella ha tenuto con un gruppo di content creator. Sempre nel 2017 è volto di Nickelodeon e cohost ufficiale dell’evento “Slimefest” all’Alcatraz di Milano. Nello stesso anno partecipa al programma Pink Different in onda su Fox, intervistando Roberto Saviano. È una delle protagoniste di entrambe le edizioni di “COTR – Creators On The Road”. Nel settembre 2020 è volto dei canali ufficiali dei “SEAT Music Awards 2020” all’Arena di Verona per il racconto del backstage dell’evento. Nello stesso anno comincia a realizzare il suo podcast “Basically Lea”, presente sulle principali piattaforme di streaming audio e su YouTube: ogni puntata è una sorta di diario di bordo in cui Lea deposita momenti, riflessioni e idee su questo delicato momento di passaggio verso l’età adulta.

Rossella Montemurro

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