venerdì, 19 Aprile 2024

Riceviamo e pubblichiamo
dal prof. Nicola Incampo, responsabile dell’area IRC del sito
www.culturacattolica.it:

“Dopo Palermo
Caltanissetta.
Questa volta in una
scuola secondaria.
Al Preside non piace che
gli alunni spontaneamente decidono di iniziare la giornata con una preghiera.
Che grande delitto!!
Nella scuola non si può
pregare, secondo il preside.
L’editoriale di “La
Civiltà Cattolica”, numero 3637 del 5 gennaio 2002 dove tra l’altro si dice: “Non
si rende un buon servizio [al nostro Paese] quando si tenta di privarlo
dell’eredità cristiana, perché il cristianesimo – lo si voglia o no – ha
permeato tutta la storia, le istituzioni sociali, il diritto, la letteratura,
l’arte del nostro Paese e perfino il carattere, il modo di pensare e di sentire
dei suoi abitanti” (pagina 8) e poco sopra aveva affermato: “In
realtà il pericolo che corre il nostro Paese è quello della perdita di una
parte essenziale della propria identità spirituale e culturale”.
L’attenzione al
pluralismo culturale e religioso oggi di fatto esistente nella nostra nazione,
e non solo in essa, deve favorire non soltanto un atteggiamento di tolleranza
ma anche capacità di dialogo con chi culturalmente e religiosamente è da noi
diverso e la scuola non può non essere sensibile a sviluppare un clima di
tolleranza e di dialogo nella reciproca conoscenza”.
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