mercoledì, 24 Aprile 2024

Il presidente Bardi: “Ha vinto la politica delle cose concrete”

“È stata premiata la politica delle cose concrete. I cittadini sono stanchi di ascoltare parole, vogliono vedere i fatti, e quando li vedono premiano. La condivisione di programmi con il campo allargato può dare nuovi risultati, realizzando le iniziative e i processi...

Riceviamo e pubblichiamo dal Circolo Legambiente di Matera:

Il 20 aprile 2022 il Consiglio Comunale di Matera ha approvato una delibera che ha per oggetto il Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2022-2024 con annesso elenco delle opere da realizzare che, al di là dei titoli e dei costi relativi, non indica cosa si voglia realizzare e come. Facciamo alcuni esempi: D.P.C.M. 25-5-2016 – BANDO PERIFERIE – VERDE DI QUARTIERE – VERDE DI COMUNITA’: PARCO DEL CASTELLO; LEGGE 208/2015 – COMMA 347 – I LUOGHI DEL SILENZIO (SAN PIETRO CAVEOSO – CASALNUOVO); LEGGE 208/2015 – COMMA 347 – RECUPERO CHIESA RUPESTRE DELLA VAGLIA; ITI – PO FESR 2014-2020 – RECUPERO TEATRO DUNI; MATIb (MOBILITA’ ECOSOSTENIBILE). Quali siano le finalità e gli obiettivi di questi interventi non è specificato. Le schede di fattibilità tecniche ed economiche e i progetti esecutivi che accompagnano il piano triennale delle opere pubbliche non sono pubblici e spesso la loro effettiva realizzazione è diversa da quella dichiarata, come è accaduto per i lavori di recupero e valorizzazione del centro visite jazzo Gattini e del villaggio neolitico di Murgia Timone o nel quartiere Villa Longo, dove le indicazioni di sistemazione dell’area verde previste nel progetto risultano disattese.

Sarebbe opportuno, ai fini della trasparenza e della partecipazione, che l’amministrazione comunale pubblichi i progetti dedicando loro una sezione nel proprio sito istituzionale, come sarebbe utile che vengano resi noti tutti i progetti in corso di esecuzione, compresi quelli affidati, per delega, a Invitalia. La trasparenza, nel senso di accesso, chiarezza e disponibilità delle informazioni è un elemento importante, ma da sola non è sufficiente a garantire una partecipazione piena e consapevole. E’ necessario prevedere l’inclusione di una molteplicità di punti di vista nel processo decisionale, istituendo una commissione extra-consiliare comunale aperta ad altre istituzioni pubbliche, associazioni, soggetti privati o comuni cittadini e inclusiva che possa avere un ruolo attivo sulla governance del territorio in materia di qualità urbanistica, architettonica e sulla sostenibilità ambientale in particolar modo dei progetti di iniziativa pubblica.

Le Commissioni extra-consiliari comunali sono organi di promozione della partecipazione dei cittadini e delle loro libere forme associative alla vita politico – amministrativa ed hanno carattere propositivo e consultivo nell’ambito delle materie di propria competenza al fine di consentire agli organi istituzionali di assumere decisioni condivise e funzionali alle esigenze della comunità. Il compito delle Commissioni è quello della ricerca, dello studio, della proposta, di dare pareri e della collaborazione con la Giunta e con il Consiglio Comunale.

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