Quarta giornata – domani, mercoledì 6 novembre - di proiezioni e incontri della quinta edizione del Matera Film Festival, che si tiene nella “Città dei Sassi” fino al 10 novembre. La giornata di domani si apre al CineTeatro Guerrieri con una...
“Canti minuti che raccontano ciò che non si riesce a spiegare forse perché è troppo complesso e al contempo troppo semplice: un neonato nel suo primo mese di vita, quel poco che è tutto e che sconvolge l’esistenza di due persone. La poesia ha pinze speciali, sa prendere le cose minime per poi liberarle, farle volare per tutti. Quello che ho provato a far volare in queste strofe è quell’amore unico che si prova soltanto per chi ci segue sulla riga del tempo: è unico perché viene prima, persino prima che il bambino faccia la sua apparizione. Un figlio, questo solo mi sembra di poter dire con certezza, è l’unico essere umano che si è disposti ad amare – che si ama di un amore sconsiderato – prima ancora di averlo incontrato”.
Le poesie che Andrea Bajani dedica al figlio neonato sono come carezze, delicate e dolcissime. L’amore viene prima (Feltrinelli) è un piccolo gioiello, è il ritratto in versi di un padre innamorato del proprio bambino.
“Si può amare così tanto – ti chiedo / mentre dormi – un essere vivente / che non dice niente, che può solo / essere spostato per l’appartamento, / che vive sopra i mobili, quasi sempre / addormentato? Gesticoli nel sonno, /sorridi, trovi il tuo sogno divertente.”
Se in genere sono le mamme a perdersi nella contemplazione di un piccolo appena nato, l’intensità dei versi di Bajani infonde una luce nuova nello sguardo maschile. Pappa, nanna, bagnetto: in 48 poesie brevissime c’è tutta la meraviglia di un papà che le parole le sa usare divinamente, le cerca con cura descrivendo “accadimenti minimi”, cogliendo e dando forma ai primi gesti di vita e di cura, ai cambiamenti grandi e piccoli e a tutta la sconcertante sorpresa per un figlio che arriva.
Una madre sbalordita, un padre impacciato, un piccolo che diventa all’improvviso il protagonista indiscusso della loro vita e la musa ispiratrice di questa incantevole raccolta. Lui, che non pesa nemmeno tre chili, occupa uno spazio irrisorio, ma si allarga dovunque e si mangia tutte le parole.
“Da quando è nato nostro figlio mi è stato chiesto centinaia di volte che cosa provassi, come fosse il bambino, come mi sentissi a essere padre. Per quanto inebetito d’amore, non ho mai saputo rispondere. L’unica cosa che sono riuscito a fare, nel suo primo mese di vita, è stato aprire il quaderno e appuntare piccole poesie in cui registravo gli accadimenti minimi che, impilati, davano forma a quello sproposito che non riuscivo a dire altrimenti.”
Bajani non è nuovo a scrivere la vita che succede, a guardarsi dentro, a fare della quotidianità materia di racconto: in questo ha un talento innato e leggerlo è sempre un piacere.
Andrea Bajani (1975) ha pubblicato per Einaudi Cordiali saluti (2005 e 2008), Se consideri le colpe (2007 e 2016, Premio Super Mondello, Premio Brancati, Premio Recanati), Domani niente scuola (2008), Ogni promessa (2010 – Premio Bagutta, ET scrittori 2016), Presente (2012, con Michela Murgia, Paolo Nori e Giorgio Vasta), La vita non è in ordine alfabetico (2014 e 2015), Un bene al mondo (2016 e 2018) e i volumi di poesie Promemoria (2017) e Dimora naturale (2020). Per Feltrinelli nel 2021 ha pubblicato Il libro delle case. Collabora con diversi quotidiani e riviste. I suoi romanzi sono tradotti in molte lingue.
Rossella Montemurro