giovedì, 18 Aprile 2024

Continua l’impegno dei Carabinieri nel contrasto alla indebita percezione del reddito di cittadinanza. Sono 6, infatti, i soggetti che i Carabinieri della Compagnia di Matera hanno scoperto e denunciato all’Autorità Giudiziaria nei giorni scorsi. Hanno ottenuto il sussidio, diretto a chi non ha lavoro e non ha redditi sufficienti, quando invece è risultato che non riunivano i requisiti previsti.

I 6 sono stati anche segnalati alla Direzione Provinciale dell’Inps di Matera affinché sia loro revocata l’erogazione del beneficio ed attivata la procedura di recupero delle somme che hanno fin qui ricevuto. Ammonta ad oltre 21mila euro l’importo complessivo che dovrà essere restituito.

Le prime indagini sono state svolte a Montescaglioso, dove i Carabinieri della Stazione, nell’ambito di specifici controlli, hanno scoperto che quattro persone, nonostante fossero sprovviste dei requisiti richiesti dalla specifica normativa, avevano percepito da diversi mesi il citato beneficio economico. Nello specifico:

–       un 30enne, un 50enne ed un 20enne, tutti prima agli arresti domiciliari e poi sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria perché accusati di aver preso parte ad una grave rissa, nel presentare l’istanza finalizzata a conseguire il “reddito di cittadinanza”, avevano omesso di riferire di essere sottoposti a misure cautelari, condizione questa, ostativa al conseguimento dell’emolumento in questione;

–       un 42enne, già destinatario di salario da lavoro dipendente, aveva omesso di comunicare all’INPS tali introiti.

Anche a Matera i Carabinieri della Stazione hanno smascherato un 50enne ed una 41enne, di origini straniere, che avevano falsamente dichiarato di trovarsi sul territorio nazionale da almeno 10 anni, risultando invece, di fatto, anche lui permanere in Italia da un periodo più breve.

Sono circa 40, in tutto, le persone denunciate dai Carabinieri in provincia di Matera nel corso degli ultimi mesi per l’indebita percezione del reddito di cittadinanza per un importo complessivo che, ad oggi, si aggira attorno ai 230mila euro.

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