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Per il raddoppio della Statale 96 Bari Matera l’Anas sposta l’antica Torre di San Vincenzo

È un caso che farà storia perché rappresenta il primo spostamento in Italia di un bene architettonico e, anche se indirettamente, è legato alla Città dei Sassi.
Stiamo parlando del “trasloco” della Torre di San Vincenzo (foto Corriere della sera) – un manufatto risalente a un periodo compreso tra il XII e il XV secolo, posizionato sul tracciato del raddoppio della Strada statale 96 che collega Bari a Matera e distante circa un chilometro e mezzo da Palo del Colle – attuato sabato scorso. L’alternativa, dopo che la Soprintendenza di Bari era intervenuta sull’impossibilità di abbattere la torre, era infatti la variazione del tracciato da parte dell’ Anas.
Così, come spiega sul Corriere della sera Michelangelo Borrillo, la torre alta 12 metri e pesante 800 tonnellate, “sabato, dopo 24 ore di lento movimento (esattamente 1,3 metri all’ora) e in anticipo rispetto ai programmi che prevedevano la fine delle operazioni tra ieri e oggi, la medievale Torre di San Vincenzo ha compiuto i previsti 32 metri in direzione Ovest per far spazio alla nuova strada che dovrà essere completata prima delle manifestazioni per Matera Capitale della Cultura europea 2019”.
Per l’Anas è stata la prima volta di un trasloco insolito, costato 1,5 milioni di euro: “I lavori di realizzazione della Statale 96 – continua Borrillo – sono appaltati dall’Anas all’Ati (Associazione temporanea di imprese) tra l’emiliano Consorzio Integra e la pugliese Aleandri. La «mossa della torre», invece, è merito dell’impresa Garibaldi di Bari e della Cp Technology di Milano. La prima ha provveduto all’imbragatura e al taglio «chirurgico» della torre dalle sue fondamenta prima di sollevarla e deporla su una grande piastra di calcestruzzo di dieci metri per dieci, del peso di 175 tonnellate; la seconda, dopo aver collocato la piastra su una speciale rotaia, ha spostato la torre”.

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