venerdì, 29 Marzo 2024

E’ stato sottoscritto ieri il contratto di acquisto a lungo termine tra la
Rete Basilicata in Guscio e  la Ferrero.

Il contratto, che è il secondo di questo tipo sottoscritto in Italia ma il
primo al sud, prevede l’impegno da parte di Ferrero di acquistare il 75% delle
nocciole prodotte dalla rete per i prossimi venti anni. Un contratto unico nel
suo genere nel campo agricolo, che da ai produttori, basi solide su cui
costruire un investimento al lungo termine.

I punti cardine del contratto riguardano, insieme alla durata, altri
elementi che rendono il Progetto Nocciola Italia, promosso dalla Ferrero
Halzelnut Company, la divisione interna del Gruppo Ferrero interamente dedicata
alla nocciola, un volano importante per l’agricoltura lucana.

Il contratto garantisce ai produttori, in ottica di lungo periodo un
prezzo minimo di acquisto
, mette a disposizione dell’aggregazione  strumenti
tecnologici
 per la gestione integrata sostenibile e moderna delle
piantagioni e favorisce  il monitoraggio
dello stato di salute dei noccioleti e dell’ambiente, con l’obiettivo di
generare la tracciabilità e sostenibilità delle produzioni, mette
disposizione dell’aggregazione le competenze di Ferrero nella
scelta delle varietà più adatte e fornisce attività di consulenza alla
struttura tecnica della rete.

La rete di impresa Basilicata in Guscio, ad oggi conta già 27 aziende
aderenti, di cui 23 agricole che hanno già impiantato oltre 100 ettari su tutto
il territorio regionale. Il piano di sviluppo presentato dalla rete a Ferrero,
prevede lo sviluppo in 5 anni di 1500 ettari. Obiettivo ambizioso ma sicuramente
raggiungibile. Un impianto corilicolo (è così che si chiama un campo coltivato
a nocciole) non richiede ne grandi investimenti, ne tanta manodopera e da una
buona redditività nel lungo termine. I terreni lucani sono particolarmente
vocati a questa coltura. Ferrero e Regione Basilicata hanno inoltre
sottoscritto un accordo di programma e hanno prodotto una mappa di
vocazionalità dalla quale è possibile evincere quali sono i terreni più adatti
alla coltivazione corilicola.

La firma del contratto ha dichiarato il dottor Donato Lisanti, rappresentante
della rete Basilicata in Guscio, “non è un punto di arrivo, ma è solo il punto
di partenza per una concreta opportunità di riconversione e valorizzazione di
ampie superfici del territorio Lucano e può diventare strumento di sviluppo
economico, sociale e sostenibile, per vecchie e nuove generazioni, contribuendo
a fermare lo spopolamento delle zone rurali della Basilicata”.

Sul sito www.basilicatainguscio.it è possibile ottenere
informazioni approfondire sulla corilicoltura e verificare, gratuitamente, se
un appezzamento di terreno è adatto alla coltivazione del nocciolo.
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