sabato, 20 Aprile 2024

Informare la
comunità materana sullo stato dell’arte relativo a Matera 2019 e alle
prospettive di sviluppo futuro della città.

Questo uno degli
elementi su cui ha puntato oggi il sindaco Raffaello de Ruggieri nel corso
dell’incontro con la stampa in cui sono stati illustrati i contenuti del
programma illustrato ieri al Presidente della Regione, ai parlamentari e ai
consiglieri regionali.

 “Sono tre i temi – ha spiegato il sindaco –
che abbiamo posto al centro dell’incontro 
che si è svolto ieri e che ha registrato una unanimità di obiettivi. Il
primo  è la necessità di una recuperata
unione di intenti della classe dirigente regionale; il secondo è legato alle
opportunità emerse nel corso del mese di agosto e infine la relazione di
Salvatore Adduce sulle ulteriori necessità di risorse per progetti essenziali
per Matera 2019”. Descrivendo il contesto nell’ambito del quale si muove
Matera, il sindaco ha sottolineato dati relativi all’emigrazione giovanile (che
negli ultimi 8 anni registra una emigrazione pari a 1175 giovani nella sola
provincia di Matera), al flusso demografico e alla necessità di creare le
condizioni ideali per sviluppare investimenti e nuova occupazione.

“Corriamo il
rischio – ha precisato ancora il sindaco – che questa regione diventi un
gerontocomio, a causa del depauperamento dei territori e della conseguente fuga
di cervelli”.

In questo senso,
il ruolo acquisito da Matera che ha consolidato il suo brand nei contesti
internazionali, diventa così lo strumento strategico in grado di farne anche un
elemento di rilancio del territorio, ha sottolineato ancora il sindaco.   “Come
più volte sottolineato – ha proseguito – non basta dare qualità urbana e culturale
alla città, ma bisogna garantire investimenti nati dalla capacità di Matera di
essere non solo attraente ma anche attrattiva. Lo stimolo può giungere anche
dalla tensione critica che vive la nostra città, che deve divenire elemento di
crescita per Matera che può rappresentare il punto di speranza del
Mezzogiorno”.

Alla stampa, il
sindaco ha poi illustrato gli assi su cui si sta lavorando; fattori abilitanti
che vanno dalla banda ultralarga alle sperimentazione della teconologia del 5G,
all’Iti di Matera fino al rafforzamento della collaborazione con il Dicem
dell’Università di Basilicata e all’accordo con il Ministero per i Beni
culturali per destinare l’attuale struttura sottoutilizzata della zona Paip a
Centro di Ricerca e Innovazione per la Conservazione del Patrimono Culturale
del Mezzogiorno e del Mediterraneo.

Il quadro
economico degli investimenti, pari a 410 milioni fra risorse pubbliche e
private, nei prossimi 7 anni prevede lo stanziamento di 110 milioni per i
settori Cultura e Ambiente, 260 per accessibilità e accoglienza (compresi i 210
milioni per  la Matera-Ferrandina), 16
milioni per economia e innovazione, 21 per welfare e sport e 7 per il
rafforzamento amministrativo.

Risultano
appaltati 77 milioni di euro, 60 milioni sono in fase di appalto, la proposta
del Contratto Istituzionale di Sviluppo è pari a 35 milioni e 28 milioni  sono invece quelli relativi al Po-Fesr e al
Programma delle Periferie.

“Si lavorerà in
un contesto di totale  collaborazione –
ha proseguito il sindaco – anche sul tema delle Zes (Zone economiche speciali)
individuando un percorso da sottoporre alla Commissione europea che favorisca
la crescita economica delle aree identificate come le più idonee al rilancio
degli investimenti esteri. Non ci lasceremo coinvolgere dalla ciarla dei social
– ha aggiunto il sindaco – perché siamo coinvolti nelle azioni che ci
impegnano. La prossima settimana verrà avviata infatti la collocazione della
banda ultralarga in città, dopo l’aggiudicazione del bando per la
sperimentazione del 5G. A questo importante momento spetterà il compito di
realizzare  la trasformazione
produttivistica della ricerca e dell’innovazione”.

Salvatore Adduce
è spettato il compito di illustrare lo stato dell’arte degli interventi
finanziabili: “Dopo l’incontro del 27 luglio scorso con Salvo Nastasi, la parte
relativa alle risorse necessarie a realizzare un’intelaiatura adeguata al 2019
era risultata carente.

E’ necessario –
ha proseguito – affrontare ora la seconda parte di quell’azione anche alla luce
della recuperata coesione istituzionale. Bisogna dunque contribuire
all’accelerazione di tutte le operazioni necessarie al 2019, riprendere il tema
delle priorità a tutti i livelli. Tutti gli interventi, per questo, dovrano
rivolgersi a questo unico obiettivo. Decreto Mezzogiorno  e Zes, 
per cui abbiamo a disposizione il solo impianto legislativo,
rappresentano alcuni degli elementi ma non bisogna dimenticare che è
fondamentale canalizzare le risorse dello Stato nel programma di Matera 2019”. Al
centro delle azioni ci saranno infrastrutture, accessibilità viabilità e
rinnovamento urbano oltre a turismo e innovazione tecnologica.
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