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Nuove Corone per la Sacra Effigie della Madonna della Bruna e del Bambinello, si può contribuire fino al 15 marzo donando monili o preziosi. La raccolta fondi prosegue oltre il 15

C’è tempo fino al 15 marzo per contribuire alla realizzazione delle Nuove Corone per la Sacra Effigie di Maria Santissima della Bruna e del Bambinello donando monili o preziosi. La raccolta fondi, invece, prosegue oltre il 15 e, qualunque sia la modalità scelta, dall’Associazione Maria SS. della Bruna è assicurata la massima trasparenza: sarà consegnata una ricevuta e ogni offerente verrà iscritto/a nell’albo dei donatori.

Le corone della statua della Madonna della Bruna portata in processione sul carro il 2 Luglio furono trafugate nel 1983: da 41 anni, quindi, porta corone, d’argento, non sue – furono prese in prestito da altre statue – e quelle sono rimaste tuttora. Un furto fu perpetrato anche nel 1964: in quel caso furono trafugate le corone concesse dal Capitolo Vaticano con cui, nel 1843, fu incoronata l’immagine della Bruna che viene intronizzata in cattedrale ma, in questo caso, l’anno successivo (1965) si pose rimedio incoronando nuovamente l’effigie. Negli intenti dell’Associazione, realizzare nuovi diademi con il supporto della collettività intende sì riparare al gesto sacrilego perpetrato nel 1983, ma soprattutto evidenziare un corale segno tangibile a conferma del plurisecolare amore filiale che il popolo nutre per sua Santa Protettrice, manifestato in occasione della festa del 2 luglio e ogni giorno attraverso una sentita e nutrita partecipazione.

Gli ornamenti (che cingeranno il capo della Vergine Madre e del bambino Gesù già in occasione del 2 Luglio 2025), stanno prendendo forma, come sottolineano dall’Associazione presieduta dal dott. Bruno Caiella: “Ogni particolare e ogni dettaglio che caratterizza questo percorso esprime le cura a la maestria con cui procede la creazione dei diademi, progetto storicamente importante e carico di devozione affidato all’orafo di origini materane Francesco Iacovone e al designer Alberto Ruperti”.

Per la realizzazione delle corone, dei rilievi preliminari e dell’analisi tecnica si è invece occupato Rocco Festa di Erreffe Progetti Srl.

“Le nuove corone, rispetto al modello di riferimento, – spiega Franco Moliterni, responsabile del settore Cultura dell’Associazione Maria SS. della Bruna  che, a supporto dell’iniziativa, ha curato la brochure In onore di Maria SS. della Bruna e a devozione del popolo – sono arricchite da elementi decorativi presenti nella cattedrale (ultimata nel 1270) poiché esse recano alla base lo stesso disegno del canestrato degli stipiti esterni della porta maggiore e il decoro floreale del fregio che orna orizzontalmente tutta la navata centrale e la sommità degli archi. I gioielli, attualmente in fase di raffinatissima cesellatura, sono in argento e saranno rifiniti con uno strato di oro e con pietre preziose seguendo il modello della corona di riferimento.”

I prototipi delle nuove corone possono essere ammirati da Iacovone Gioielli in va XX Settembre 4 a Matera.

Rossella Montemurro

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