mercoledì, 23 Aprile 2025

Il prof. Incampo: “Aspettando la fumata bianca”

È ancora buio quando le prime campane cominciano a suonare a morto. A Roma, l’alba si fa attendere, come se anche il sole stesse osservando un momento di raccoglimento. Nella quiete sospesa di piazza San Pietro, pochi passi riecheggiano sul selciato. Qualcuno si...

Nei giorni scorsi l’Associazione “Famiglia Futura” ha formalmente diffidato la ASM dal voler diffondere ad enti o società terze i dati dei propri figli, dati doppiamente sensibili, poiché relativi a minori e con disabilità. La diffida parte dal malcontento manifestato da molti associati, in quanto gli stessi sono stati contattati direttamente e telefonicamente dalla società privata aggiudicatrice di un bando, senza aver mai espresso esplicitamente il proprio consenso in merito, violando così il fondamentale diritto alla privacy. In attesa di una risposta, i soggetti direttamente coinvolti stanno valutando se adire le vie legali.

Questo episodio, per quanto inopportuno e inadeguato, rileva d’altra parte una questione estremamente grave: quando c’è la volontà, i dati relativi all’utenza e ai suoi fabbisogni sono facilmente reperibili ed estrapolabili. Il vicepresidente della Associazione, Guido Galante, afferma in merito: “Ci rammarica che, ad oltre un anno dalla nostra richiesta sui fabbisogni relativi all’ex art. 26, questi non siano ancora stati resi pubblici. Sinceramente non capiamo la motivazione di tutto questo ritardo nel rendere pubblici dei numeri che sono giá in mano alle aziende sanitarie. Tali dati sono infatti indispensabili affinchè le terapie, fondamentali per i nostri figli, siano garantite come previsto dalla legge, e si possa finalmente appianare la decennale sperequazione dei fondi destinati rispettivamente alle strutture riabilitative di Potenza e Matera. Voglio infatti ricordare che ad oggi solo un misero 9% del budget è destinato ai centri accreditati materani, mentre il 91% è destinato a quelli potentini. Una situazione incancrenita, e non più sostenibile, non solo per l’iniquitá tra cittadini di seria A e cittadini di serie B, ma soprattutto perché da questa mancata risposta da parte delle Istituzioni deriverá a breve una ulteriore cessazione delle terapie. Stop che, come da oltre un anno stiamo dicendo, per i bambini rappresenta un danno irrecuperabile. Infatti, se i dati non saranno fruibili entro fine mese, si perderà la possibilità di potersi avvalere del budget regionale relativo al 2025. Non vorremmo pensare male, ma viene spontaneo a questo punto chiedersi se che questi ritardi non siano strumentali a non voler cambiare questo triste andazzo, in barba anche alla legge regionale n.2 del 2/01/25 che mira proprio a ristabilire il criterio del bisogno nell’assegnazione delle risorse destinate alle terapie ex art.26”.

L’Associazione Famiglia Futura lancia ancora una volta un accorato appello alle Istituzioni, in particolare all’Assessore Latronico e ai Direttori di ASM e ASP, che si sono sempre proclamati sensibili e disponibili nei confronti di queste tematiche, a prendere celermente i dovuti provvedimenti al fine di scongiurare l’ennesima sospensione delle terapie per i bambini materani. Questa volta, infatti, stanche delle mancate risposte, le famiglie sono pronte a mettere in atto iniziative concrete di protesta.

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