giovedì, 25 Aprile 2024

“Essere vecchi non è una questione anagrafica: vecchio è chi non vuole mettersi in gioco, chi non scommette su se stesso, chi ha paura di cambiare idea”.
In Non è un lavoro per vecchi (De Agostini) Riccardo Pozzoli, uno dei più celebri startupper italiani, racconta la nuova generazione di imprenditori, la fine dell’epoca delle etichette e delle strade già tracciate.
All’inizio c’è Riccardo Pozzoli, un ragazzo di ventitré anni che fa uno stage presso l’ufficio marketing di un’azienda a Chicago, e una sera acquista da un provider americano il dominio su cui la sua fidanzata di allora, Chiara Ferragni, pubblicherà il primo post di The Blonde Salad.
Dopo soli tre anni i due sono invitati a presentare la loro esperienza agli studenti di Harvard. E questo non è che l’inizio di un’ascesa che li porterà a costruire un’impresa con un fatturato da milioni di euro – ma soprattutto un progetto talmente innovativo da diventare a livello internazionale una delle punte del profondo cambiamento delle regole del fashion system.
Oggi, a poco più di trent’anni, Riccardo Pozzoli ha alle spalle una serie di iniziative imprenditoriali all’avanguardia nel campo della moda, dei social e della ristorazione: una storia di coraggio, creatività e passione grazie a cui possiamo interpretare il nostro tempo con un’ottica inedita.
Lo sguardo di Pozzoli sulle frontiere presenti e future del business riesce a essere incoraggiante senza fare sconti, pragmatico senza mai perdere visione e poesia, piacevolissimo da leggere eppure molto ricco di informazioni e spunti.
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