sabato, 20 Aprile 2024

Lei è bellissima, radiosa, luminosa: a vederla sulla copertina del suo libro, Noi siamo luce (De Agostini), non si direbbe mai che Laura Brioschi abbia avuto problemi con il suo aspetto fisico. È invidiabile, davvero, eppure ha vissuto periodi molto critici, in lotta continua con il peso, con i giudizi degli altri e con una distorta concezione del proprio corpo: “Per anni ho commesso l’errore di credere che se fossi stata magra sarei stata anche felice. In fondo, come potresti non essere felice, dentro una taglia 40?”

E invece no, con uno stile diretto e una lucidità a tratti spiazzanti, ripercorrendo un percorso spesso tortuoso, Laura – modella curvy che nel 2015 ha creato il blog lovecurvy.com, a cui poi ha fatto seguito un profilo IG che ha superato il mezzo milione di follower – giunge alla consapevolezza che “magrezza non è sinonimo di felicità. Né di salute”.

Scelta tra 800 ragazze a un provino di modelle curvy, sempre sotto lo sguardo feroce di quanti gravitano attorno al mondo (impietoso) della moda, per Laura perdere peso diventa presto un pensiero che non le dà pace: il passo verso i disturbi alimentari è breve e devastante.

È come se la vita, fin quando la bilancia non avesse mostrato il peso giusto, si fosse messa in stand-by. Del tipo: se non raggiungo quel determinato peso non troverò l’anima gemella, non potrò indossare il costume per andare in piscina e così via.

“Non c’è nulla di male a voler diventare la versione migliore di noi stessi, purchè non si trasformi in un’ossessione che prende il controllo della nostra vita”.

A un tratto, dopo aver toccato il fondo, la svolta: non è il proprio corpo a essere sbagliato quanto l’idea secondo cui l’unica cosa buona nella vita sia indossare una taglia 40.

Laura è rinata grazie alla scoperta del Mindful Eating e di un approccio più sano ed equilibrato al fitness, dalla sofferenza per un rapporto malsano all’amore con un uomo speciale, dall’incontro illuminante con una psicoterapeuta al desiderio di aiutare gli altri.

Oggi Laura sa guardarsi allo specchio con amore e vedere oltre le apparenze e i pregiudizi, è un’attivista e portabandiera italiana del pensiero Body Positive, che le ha cambiato la vita e che oggi lei condivide e diffonde, incoraggiando e ispirando ogni giorno la sua vivacissima community.

“Le americane Connie Sobcsak e Elizabeth Scott sono state le pioniere di un movimento sociale che invita ad abbandonare i paragoni e i confronti e – soprattutto, dico io – il giudizio. L’idea è di guardare a se stessi e alle proprie qualità e concentrarsi su quelle, piuttosto che fissarsi sui presunti difetti e “imperfezioni”.”

Laura, classe ’89, ha lanciato una linea di abbigliamento per donne che hanno voglia di piacersi e sentirsi bene nel proprio corpo. Nel 2018 ha istituito, insieme al compagno Paolo Patria, l’associazione no-profit Body Positive Catwalk, dando vita al movimento Body Positive più grande e importante d’Europa. Con i loro flashmob hanno portato a spogliarsi in piazza centinaia di donne e uomini, che si sono letteralmente e metaforicamente tolti di dosso ogni pregiudizio e discriminazione basati sull’aspetto fisico: “Cerco di avere un atteggiamento positivo e costruttivo verso il mio corpo e verso quello di chiunque altro. Cerco di sradicare dalla mia testa la tendenza a criticare me stessa e chi mi circonda; cerco di essere felice, di stare bene e di lavorare per trovare un mio personale equilibrio. Non esistono difetti, esistono solo caratteristiche. Io sono semplicemente io: Laura”.

Rossella Montemurro

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