giovedì, 25 Aprile 2024

Debutterà nella notte tra
l’8 e il 9 marzo la missione Prisma (foto ASI) dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), con
il lancio di un satellite dotato di un innovativo sensore ottico iperspettrale
che dallo spazio osserverà la Terra fornendo nuove e importanti informazioni
sulle risorse naturali e sui processi ambientali del pianeta. Prisma
(Precursore IperSpettrale della Missione Applicativa) sarà lanciato dalla base
europea di Kourou, in Guyana Francese. Si tratta di un progetto reso possibile
da un Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) che comprende OHB Italia,
responsabile della missione, oltre a Leonardo, AVIO, Telespazio e il Centro
Spaziale di Matera.

La possibilità sempre più
concreta di studiare da vicino corpi celesti molto lontani non toglie
importanza all’osservazione della Terra, obiettivo della missione dell’Asi, che
con Prisma darà un contributo fondamentale alla comprensione di alcuni aspetti
del nostro pianeta. Grazie al sensore iperspettrale con macchina fotografica a
media risoluzione sensibile a tutti i colori il satellite sarà in grado di
cogliere, oltre alle forme geometriche degli elementi osservati, anche la
composizione chimico-fisica degli stessi riconoscendone la firma spettrale,
paragonabile a un’impronta digitale. Concretamente, Prisma fornirà nuove
conoscenze su processi quali le interazioni tra atmosfera, biosfera e idrosfera
e i cambiamenti climatici e ambientali della Terra, oltre a osservare da
un’altra prospettiva gli effetti provocati sugli ecosistemi dalle attività umane.
L’Agenzia Spaziale Italiana si augura che tutto ciò si possa poi tradurre in
opere di prevenzione più efficaci per far fronte a rischi sia naturali che
antropici, aiutando ad esempio anche a trovare nuovi modi per affrontare le
crisi umanitarie o organizzare al meglio le attività agricole.

Prisma completerà tutti i
propri obiettivi viaggiando a 27.000 km/h. Il logo della missione presenta
un’iscrizione riferita ai protagonisti principali: oltre all’Asi, c’è una
menzione per OHB Italia, che gestirà i seguenti di terra, volo e lancio, e
Leonardo, da cui proviene la strumentazione elettro-ottica che è colonna portante
del progetto. Il satellite verrà lanciato con il vettore dell’Agenzia Spaziale
Europea (Esa) VEGA, realizzato però dall’azienda italiana AVIO, mentre
Telespazio è responsabile del centro di controllo della missione, che include
il Centro Spaziale di Matera che acquisirà e elaborerà i dati ottenuti da
Prisma.

 
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