mercoledì, 24 Aprile 2024

Il presidente Bardi: “Ha vinto la politica delle cose concrete”

“È stata premiata la politica delle cose concrete. I cittadini sono stanchi di ascoltare parole, vogliono vedere i fatti, e quando li vedono premiano. La condivisione di programmi con il campo allargato può dare nuovi risultati, realizzando le iniziative e i processi...

Nel I secolo d.C. non avevano cimiteri propri e, seppellivano i loro morti nelle necropoli pagane.

E’ per questo motivo che San Pietro fu sepolto nella necropoli sul Colle Vaticano.

Era però talmente forte il senso comunitario, che desideravano essere assieme anche nel riposo eterno.

E’ per questo motivo che a partire dal II secolo i cristiani incominciarono a seppellire i loro morti in sepolcri sotterranei, dando inizio alle catacombe.

Gli scavi iniziarono vicino ai sepolcri di famiglie patrizie divenute cristiane, come quelle di Priscilla e Domitilla.

Esse aprirono i loro sepolcri anche ai fratelli nella fede e, un po’ alla volta, si svilupparono con l’aperture di gallerie.

In seguito, tra la fine del II e del III secolo, per provvedere a tutta la comunità, papa Zefirino affidò al diacono Callisto di sovraintendere alle catacombe della via Appia, creando un grande cimitero sotterraneo.

Roma vide così la nascita di ben 60 catacombe con oltre 200 Km di gallerie.

Le catacombe di Roma, dove i cristiani celebravano i funerali e i culti dei martiri, erano situate, come ogni altro cimitero, al di fuori delle mura urbane, ai margini delle vie principali, come previsto dalle legge.

All’interno delle città infatti erano vietato sepolture, soprattutto per motivi igienici.

E’ interessante anche sapere che secondo la legge romana, i cimiteri erano luoghi sacri cui si doveva rispetto.

Ed è per questo motivo che durante le persecuzioni, i cristiani si servivano delle catacombe come rifugio momentaneo, soprattutto per la celebrazione dell’Eucarestia.

E’ interessante anche sapere che le catacombe erano formate da gallerie sotterranee su più piani, sulle cui parete tufacee vennero scavate file di nicchie rettangolari, chiamate loculi.

Qui infatti venivano deposti i corpi dei defunti avvolti in un lenzuolo.

Nelle catacombe oltre ai loculi c’erano però altri tipi di tombe:

I sarcofagi, ad esempio, che erano casse di pietra o marmo ornate con bassorilievi e iscrizioni.

Gli arcosoli che erano tombe come una nicchia e un arco sovrastante decorato.

I cubicoli che erano camere sepolcrali per intere famiglie riccamente ornate

Le cripte che erano piccole chiese con le tombe dei martiri decorate con pittura.

Terminate le persecuzioni, le catacombe divennero veri e propri santuari dei martiri, meta di pellegrinaggio da ogni parte dell’impero.

In esse infatti, anche se luoghi di sepoltura, i simboli delle varie decorazioni offrivano una testimonianza efficace della vittoria di Cristo sulla morte: la fede della vita eterna.

Nicola Incampo

Responsabile della CEB per l’IRC e per la pastorale scolastica

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