venerdì, 19 Aprile 2024

Si aggrava la posizione dell’operaio del Materano arrestato il 10 novembre a Gallarate per spaccio. Secondo quanto riportato in mattinata dal quotidiano La Prealpina,  l’uomo, oltre a tenere la droga in casa – già confezionata in dosi pronte allo smercio -, la conservava  perfino nell’armadietto dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate, in una stanza destinata all’area tecnica della quale soltanto lui aveva le chiavi. E’ quanto emerso dagli accertamenti delle forze dell’ordine che sono continuati anche dopo l’arresto del cinquantanovenne.
In quella stanza, i militari hanno rinvenuto un grammo e mezzo di cocaina suddivisa in dosi e pronta per essere smerciata, alcuni bilancini e sostanze per tagliare la droga. Ieri pomeriggio gli uomini dell’Arma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare richiesta dal pubblico ministero Susanna Molteni ed emessa dal gip Nicoletta Guerrero.
Nell’abitazione dell’uomo i Carabinieri trovarono e sequestrarono due bilancini elettronici di precisione, 120 grammi di hashish e 40 grammi di cocaina, già suddivisi in dosi. Insieme alla droga l’indagato deteneva anche un vero e proprio arsenale.
Furono sequestrate due pistole semiautomatiche prive di matricola, una pistola giocattolo modificata – trasformata in una vera e propria arma da sparo – oltre 200 proiettili di svariato calibro e 10 candelotti “Bomber 77”, che rientrano nella categoria dei giochi pirotecnici detenuti illegalmente.
Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap