giovedì, 28 Marzo 2024

Torna il 19 agosto prossimo la Festa del Libro di Montereggio, il Paese dei Librai, e sarà la quattordicesima edizione. Risultato non da poco dopo cinque anni di strada interrotta per alluvione e un percorso alternativo lungo che non finiva mai. Per fortuna organizzatori e librai non hanno desistito. Ora la strada è a posto e Montereggio si appresta a offrire un appuntamento ancora più ampio: raddoppierà il numero di libri in esposizione e verrà riempita l’intera via che attraversa il borgo. Ci saranno cose nuove anche nella ristorazione con un’offerta di prodotti enogastronomici del territorio che ormai non guasta nelle manifestazioni culturali.
E’ un’anticipazione di ciò che gli organizzatori, dopo i cinque anni di viabilità precaria, vogliono realizzare: cioè la vera BOOKTOWN (Montereggio è da quindici anni nel circuito internazionale delle città del libro, unica in Italia) ovvero il PAESE LIBRERIA, non più solo il Paese dei Librai. Il Paese Libreria dovrà essere contenitore di eventi editoriali da Aprile a Ottobre e avere librerie sempre aperte. La Festa del libro sarà uno degli eventi.
Il libro stampato sta reagendo all’assalto, oggi in realtà un po’ fiacco, dell’editoria digitale e ovunque nel mondo stanno fiorendo iniziative a difesa del libro di carta. Montereggio ha tutte le prerogative per essere in Italia baluardo di questa reazione.
Il programma di presentazioni preparato dagli organizzatori è assai vario e si va da momenti di approfondimento su temi molto seri e attuali come economia, immigrazione e fragilità della nostra cultura, a momenti di riflessione più lievi ma pur sempre suggestivi e arricchenti.
La kermesse inizia sabato 19 agosto con Luciano Canova che parlerà del suo libro Scelgo e dunque sono: un viaggio sul comportamento umano in cui cerca di sdoganare l’irrazionalità per portarla dentro la vita di ciascuno di noi come elemento quotidiano delle nostre scelte, sostenendo alla fine il giudizio tranchant dell’economista Ariel Rubinstein che psicologia ed economia sono compagne di viaggio un po’ bizzose e che non potranno mai raggiungere una piena armonia.
Alle 21 ci sarà Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato ucciso dalla mafia nel 1978, che presenterà il suo Oltre i cento passi edito da Rizzoli. Una voce che da allora non ha mai smesso di parlare, di lottare per la dignità delle persone, di illuminare la strada.
Domenica 20 agosto alle 19 Le sette meraviglie della Lunigiana, un volume che identifica sette elementi appartenenti al territorio della Lunigiana che rappresentano delle unicità e destano meraviglia. Oltre ai monumenti, la scelta si amplia a comprendere paesaggi e opere dell’uomo, esclusive della regione. Una regione etnico-linguistica che dal Medioevo ad oggi ha avuto un solo confine, quello dell’antica Diocesi di Luni.
Nel libro illustrate e descritte come in una guida vengono raccontate le Statue stele, i castelli, le alpi apuane, le cinque terre e il golfo di La Spezia, i luoghi danteschi e e quelli dell’antica arte degli stampatori.
Alle 21 Stefano Baruzzo con “Al gancio del Negroni”. Un libro che apre una finestra inedita su un mondo provinciale animato da gerarchi nazionali e locali, industriali e sindacalisti, vescovi e sacerdoti, prefetti e ministri, fino agli interventi dello stesso Mussolini.
Baruzzo parlerà di un aspetto particolare di storia locale, carrarina, e di Stanis Ruinas, proveniente dall'”Impero” dei futuristi Settimelli e Carli, che in nome dello “stile fascista” condusse campagne verso le banche, i commercianti, la stampa.
Lunedì 21 alle 19 Giorgia Primavera parlerà di Viola, una vedova appena entrata in menopausa, quella “petit mort” che segna la fine di un’era in una donna, facendole intravedere l’inizio di una china inesorabile. Troppo giovane per lasciarsi andare, la protagonista si affida alla chirurgia plastica per remare contro il tempo che avanza… Il titolo del libro è L’età delle certezze fragili.
Alle 21 Masal Pas Bagdadi proporrà ‘Il tempo della solitudine”: un percorso di conoscenza, affettuoso e onesto, che fa riflettere non solo sul piccolo mondo della casa di riposo ma più generale sull’esistenza di tutti noi, giovani e meno giovani. Racconta le storie degli ospiti di una casa di riposo speciale e al tempo stesso molto simile ad altre: un ”albergo a cinque stelle” dove gli ospiti vivono sospesi in un tempo non tempo, fatto di memoria del passato ma anche di attese per il rito dello Shabbat e per le visite dei parenti più stretti.
Martedì 22 alle 19 Ivano Dionigi, a proposito dell’attuale fragilità della nostra cultura, parlerà di difesa del LATINO con il libro Il presente con basta, edito da Mondadori. Dice «Chi stacca la spina della storia e della memoria ha una sola alternativa: l’ignoranza e la negazione di sé». Di lui scrive Corrado Augias sul il Venerdì di Repubblica: “Ivano Dionigi, latinista, già rettore dell’Università di Bologna, volge lo sguardo alla lingua che l’Europa ha parlato ininterrottamente per secoli, attraverso la politica, la religione, la scienza”.
Alle 21 “Eppure cadiamo felici” di Enrico Galiano, insegnante molto amato dai suoi alunni, che racconta una storia dedicata agli adolescenti… Parlerà di Gioia diciassette anni, a scuola si sente come un’estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, l’appartenere a un gruppo, le feste. Ma ha una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo, come cwtch, che in gallese indica non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia non ne hai mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire…
Mercoledì la Festa del Libro andrà in moto! Non con Capirossi ma con il coautore del suo libro Simone Sarasso. Ma nel libro è lui, Loris Capirossi, a prendere la parola per dirla tutta e raccontarsi. A cuore aperto. Come mai ha fatto prima d’ora. E affidando la sua voce alla capace penna di Simone Sarasso, scrittore, ma prima di tutto suo grande tifoso dal suo esordio nel motomondiale, in un lungo viaggio appassionante ripercorre la sua carriera e non solo. “65, la mia vita senza paura” è più che una biografia di uno sportivo, un racconto.
Alle 21 ci sarà Sara Rattaro. Ha vinto il Bancarella nel 2015 con Niente è come te. Il libro che ora presenta L’amore addosso Una giovane donna attende con ansia fuori da una stanza d’ospedale. È stata lei ad accompagnare lì d’urgenza l’uomo che ora è ricoverato in gravi condizioni. È stata lei a soccorrerlo in spiaggia, mentre passava per caso, dice. Non dice – non può farlo – che invece erano insieme, che sono amanti. Lo stesso giorno, in un’altra ala dell’ospedale, una donna è in attesa di notizie sul marito, vittima di un incidente d’auto.
Giovedì alle 19 verrà presentato Aurora nel buio, la nuova fatica letteraria della prolifica Barbara Baraldi, che riesce a dividersi fra vari generi e media trovandosi sempre a suo agio e, in questo caso, torna al suo primo amore, il thriller. Protagonista del romanzo, come sta accadendo in più di un titolo italiano apparso negli ultimi tempi, è una profiler tanto abile quanto problematica, Aurora Scalviati.
Alle 21 il grande Massimo Cirri, inventore di Caterpillar, una delle trasmissioni radio più popolari che quest’anno compie i vent’anni. In 7 tesi sulla magia della radio. “Nel gioco immaginario la radio inizia qui” scrive Massimo Cirri, che comincia questo libro con la scena epica del Titanic e prosegue raccontandoci come dal titic titic del segnale morse si sia passati alle trasmissioni vocali, e come l’invasione di milioni di radio music boxes nelle case sia stata una pacifica, meravigliosa rivoluzione.
Venerdì h19 è la volta di “A Santiago c’è una piazza”. Tarka edizione, scritto da Fabio Evangelisti, più volte deputato alla Camera dove spesso si è occupato migrazioni, razzismo e diritti delle
minoranze. In questo libro racconta la straordinaria storia di Alberto Rosselli, dalle Apuane alle Ande. Uno zio, ex partigiano, che dai boschi delle Alpi Apuane è arrivato a Santiago del Cile. Uno fra i milioni di italiani che, fra l’800 e la prima metà del secolo scorso, erano saliti a bordo di quei piroscafi a vapore o motonavi. Diversi fra loro son poi riusciti a scrivere pagine di successo e belle storie d’integrazione in un mare di difficoltà e sofferenze. Alle 21 lo stranoto Andrea Vitali, già vincitore del Bancarella nel 2006 e ospite alla Festa di Montereggio nel 2015, uno degli scrittori più prolifici d’Italia (siamo a quota 60 titoli), presenterà la sua ultima opera A cantare fu il cane : il racconto di un’indagine intricata e avvincente, ambientato negli anni ’30, in un paese sul Lago di Como che i suoi lettori conoscono bene…
Il Sabato 25 verrà dedicato al libro illustrato e alla musica.
Alle 18.30 inizierà la cerimonia di premiazione del concorso SILENT BOOK CONTEST e presentato in anteprima nazionale il volume vincitore “R/EVOLUTION” di Arianna Papini edito da Carthusia. A seguire verrà inaugurata la Mostra dei finalisti 2017 del concorso. SBC è un concorso internazionale per illustratori che si basa sull’intuizione geniale di riuscire a superare le barriere del linguaggio e delle varie culture, con racconti la cui trama si dipana attraverso l’uso esclusivo delle immagini. La stimolazione della fantasia nasce proprio dal profondo legame che il lettore ha con il canovaccio rappresentato dall’opera degli illustratori, su cui si costruiscono le interazioni con i personaggi. Nasce così un volume libero, aperto, che si fonda sull’illustrazione per creare un veicolo di comunicazione universale.
Alla fine aperitivi, degustazioni di specialità locali e, in chiusura musica dal vivo, con Roberto Binetti, pianista, compositore, improvvisatore, autore, arrangiatore e produttore.
Domenica 26, ore17, anche se il giorno è festivo, si parlerà di cose serie e un po’ di riflessione non guasta. Stefano Allievi è sociologo e giornalista. Ha appena pubblicato con Laterza Tutto quello che non vi è mai stato detto sull’immigrazione. Un quadro aggiornato sui flussi migratori e sul loro contributo reale allo sviluppo economico, culturale e sociale del paese Senza eludere nessuno dei temi scottanti degli ultimi mesi: l’aumento esponenziale dei richiedenti asilo, l’impatto della crisi sulle migrazioni, il contributo degli stranieri all’economia italiana, i problemi di criminalità, l’integrazione fra le diverse culture e religioni.
Alle 18 Pino Roverado, già vincitore del premio Campiello nel 2005. Ha scritto Tira la bomba: Giuliano, Mirko, Stefano. Un’amicizia lunga cinquant’anni. Tre ragazzini persi nei loro giochi, accomunati da vite semplici vissute nel perimetro dello stesso rione, scoprono una bomba rimasta inesplosa nel corso della Seconda guerra mondiale. È pericolosa ma anche molto affascinante, un talismano, un segreto che li unisce e che dà forma al loro legame: la bomba diventa il loro alibi, il loro scudo, l’oggetto magico a cui ricorrere tutte le volte che si sentono insicuri o in difficoltà.
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