martedì, 8 Ottobre 2024

ASM: i martedì in rosa. Torna la prevenzione al femminile

In occasione del mese delle prevenzione, ottobre 2024, l’Azienda Sanitaria di Matera ha pensato, come ogni anno, alla salute delle donne. A partire da giovedì 10 ottobre e fino alla fine del mese, sarà possibile prenotare, gratuitamente, visita ginecologica ed...

Nel
corso della settimana, i Carabinieri della Compagnia di Matera, nell’ambito dei
predisposti servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto dei
reati in genere, hanno tratto in arresto un 44enne pregiudicato del posto,
ritenuto responsabile di porto abusivo di armi, atti persecutori e minacci
aggravata dall’ uso delle armi nei confronti della ex moglie 35enne.

L’
uomo in questione, già da più di un anno si era reso autore di numerosi episodi
di minaccia nei confronti della donna, per motivi riconducibili a questioni
legate alla loro separazione. Nel tempo, i comportamenti vessatori sono
divenuti sempre più pesanti, tanto da costringere la vittima a cambiare le
proprie abitudini di vita ed a temere fortemente per la propria incolumità. In
particolare, negli ultimi giorni, l’uomo, in stato d’ira, si è recato presso l’abitazione
dell’ ex moglie dove, in un’occasione, con calci e pugni, ha cercato di
sfondare la porta per entrare in casa e, non riuscendoci, mostrava alla donna
affacciata dal balcone, un fodero contenente un coltello a serramanico,
minacciandola di morte, per poi allontanarsi.

A
seguito della denuncia della 35enne, le immediate indagine svolte dai militari
della Stazione di Matera, hanno permesso di individuare celermente, nella
medesima giornata, l’autore dell’atto delittuoso in questione. Lo stesso
sottoposto a perquisizione personale e veicolare, è stato trovato nella
disponibilità del coltello utilizzato per l’intimidazione fatta poco prima alla
donna. L’ arma è stata sottoposta a sequestro. Il 44enne, condotto presso gli
uffici della Stazione CC di Matera, alla luce degli elementi emersi, è stato dichiarato
in stato di arresto, del quale ne veniva data comunicazione alla Procura della
Repubblica di Matera, diretta dal Procuratore dott. Pietro Argentino.
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