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“Matera, una piccola città senza sbocco sul mare”. Attacco al sindaco di Toronto per il protocollo d’intesa del 2017 con la città dei Sassi

Un viaggio di oltre 8 mila dollari da Toronto alla città dei Sassi a carico dei contribuenti, 900 dollari spesi per una notte in albergo e la firma di un protocollo d’intesa di quattro pagine, non vincolante, con Matera, “una piccola città senza sbocco sul mare con una popolazione 46 volte più piccola della città più grande del Canada”. 
Il pezzo firmato da Samantha Beattie e pubblicato ieri dal Toronto Star – il giornale più diffuso in Canada – non è piaciuto alla comunità italiana canadese. Tra le righe c’è un duro attacco per il viaggio a Matera che, nel giugno 2017 “era costato più di 8 mila dollari dei contribuenti di Toronto” per consentire al consigliere Vincent Crisanti e al direttore dello sviluppo economico George Spezza, di origine italiana, di verificare le possibilità di accordi economici. Insieme a Crisanti e Spezza anche i colleghi Judy Sgro (ma le sue spese di viaggio sono state coperte da un gruppo di elettori) mentre il deputato Francesco Sorbara, riporta sempre il Toronto Star, ha precisato che si è pagato il viaggio con il suo denaro.
“Da quando il sindaco John Tory è stato eletto, nel 2014, la città di Toronto ha firmato una serie di accordi non vincolanti con altre città, che spesso comportano costosi viaggi finanziati dai contribuenti, che hanno probabilmente prodotto benefici limitati per Toronto”, osservano gli oppositori del sindaco, attraverso le colonne del quotidiano. 
Sono quindi citati alcuni episodi, accaduti durante la trasferta materana: dal costo di una notte in hotel, 900 dollari al tipo di intrattenimento dei politici canadesi di origine italiana –  “la delegazione ha ascoltato alcuni musicisti suonare in un antica grotta di tufo. Il giorno dopo hanno assistito a un torneo di pallacanestro per ragazzi nella piazza di Matera, dove una squadra di Toronto si è classificata seconda”.
Nell’articolo è specificato che il protocollo dura cinque anni e che “le città contribuiranno a individuare le imprese interessate a operare a Toronto o a Matera, condividendo informazioni su eventi culturali, cinematografici, educativi, turistici e sportivi”. Salvo poi aggiungere che, più di un anno dopo, il direttore generale di sviluppo economico Mike Williams, tra i promotori del viaggio, non è stato in grado di elencare “i benefici poi emersi dal protocollo d’intesa di Matera”.
Rossella Montemurro

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