giovedì, 25 Aprile 2024

 
Nelle
prime ore della mattinata di ieri, i  Carabinieri
della Compagnia di Matera, ed in particolare i militari del dipendente Nucleo
Operativo, hanno tratto in arresto un pregiudicato 38enne del posto, per il
reato di spaccio di sostanze stupefacenti, in esecuzione di ordinanza di
custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Matera.
Nello
specifico, i militari operanti, a termine di una consistente attività
investigativa, sono riusciti ad acquisire concreti elementi di prova, mediante
i quali, la Procura della Repubblica di Matera, diretta dal Procuratore dott.
Pietro Argentino, ha richiesto ed ottenuto il provvedimento cautelare in
questione.
Le
attività info-investigative effettuate, hanno permesso di verificare che il 38enne
pregiudicato, nei mesi di ottobre e novembre 2017, si è reso autore di diversi
episodi di spaccio. In particolare, l’attività illecita si è consumata
soprattutto lungo alcune vie e piazze principali di Matera, quasi sempre
frequentate da gente. Lo stesso, in alcuni casi, al fine di mascherare la
propria attività illecita, era solito portarsi al seguito il proprio figlio
minorenne, al fine di non dare troppo nell’ occhio, simulando una normale
passeggiata per la città. I carabinieri, durante i numerosi servizi di
osservazione hanno notato che il 40enne, nei vari orari della giornata, si
recava nei luoghi che lo stesso individuati, considerati più idonei per lo
spaccio, ove si avvicinava ad alcune persone e con gesti rapidi cedeva la
sostanza stupefacente, per poi allontanarsi con altrettanta velocità. Nel corso
dell’esecuzione del provvedimento restrittivo, a seguito di perquisizione a
carico del citato pregiudicato, anche con l’ ausilio di un’ unità cinofila dei
carabinieri, i militari hanno rinvenuto, ben occultate all’ interno della
propria autovettura, parcheggiata nei pressi della sua abitazione, circa 25
grammi di hashish, suddivisa in dosi, e che, se immessa sul mercato illegale
del spaccio sul materano, avrebbe sicuramente fruttato un cospicuo guadagno. Il
pregiudicato, dopo essere stato condotto in caserma per le operazioni di rito,
veniva condotto presso il proprio domicilio, ove veniva ristretto in regime
degli arresti domiciliari.
 
 
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