sabato, 20 Aprile 2024

Dodicimila metri quadri, 108 posti letto, tre livelli di assistenza, dai casi con maggiore o minore complessità: è un fiore all’occhiello il Centro Geriatrico di Matera del San Raffaele che rischia purtroppo di chiudere se entro fine mese non riceverà l’accreditamento come Residenza Sanitaria Assistenziale dalla Regione Basilicata. Senza questo passaggio, dal primo marzo cesseranno le attività del Centro, con ripercussioni non indifferenti: perderanno il lavoro oltre 20 dipendenti tra infermieri, Oss, fisioterapisti e gli ospiti che attualmente usufruiscono dei servizi della struttura dovranno trovarsi un’altra sistemazione con gravi disagi per le famiglie. Inoltre, considerando che le rette mensili per l’assistenza a un anziano in una Casa di riposo oscillano tra i 1300 fino ai 3000 euro mensili, nel Centro Geriatrico le cure sarebbero gratuite.

Obiettivo del Centro, che si avvale di personale altamente specializzato – tra cui due psicologhe dedicate alla neuropsicologia – è quello di diventare polo clinico e di ricerca di riferimento per la Regione Basilicata, e non solo, per i disturbi cognitivi e le patologie neurodegenerative, prima fra tutte la malattia di Alzheimer. La struttura che opera in regime residenziale e semiresidenziale garantisce ospitalità, prestazioni sanitarie, assistenziali, di recupero funzionale e di stabilizzazione attraverso attività volte a prevenire il danno funzionale da patologie croniche nei confronti di quei soggetti le cui limitazioni fisiche e/o psichiche non consentono di condurre una vita autonoma.

Sia per un retaggio culturale sia per l’impossibilità di pagare rette elevate, si preferisce tenere a casa l’anziano con patologie affidandolo a badanti inesperte sugli aspetti assistenziali. Ed è proprio di fronte a situazioni emergenziali di assistenza che il Centro Geriatrico si pone come una struttura totalmente innovativa, distinguendosi dalla tradizionale Casa di riposo accogliendo gli eventuali ospiti con figure professionali  in grado di prendersi cura a trecentosessanta gradi dei pazienti.

Persone giunte nel Centro con problematiche serie – agitazione, wandering, aggressività – sono oggi perfettamente integrate. Ancora, persone imbottite di sedativi, disorientate, difficili da gestire senza un’adeguata preparazione sono state accompagnate in un percorso che ha restituito loro dignità. E se si pensa che a Matera sono circa 4800 gli over 65 e, tra questi, il 20% non autosufficienti, è semplice intuire il valore di un passaggio burocratico, l’accreditamento, per dare sollievo a molte famiglie.

Con l’accreditamento la struttura opererebbe a regime ed è prevista l’assunzione di altre 60 persone in più.

Rossella Montemurro

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