venerdì, 26 Aprile 2024

È il tempo di lavorare insieme per il bene di tutto il territorio” ha esordito così Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Vescovo della Diocesi di Matera-Irsina, durante la presentazione questa mattina, insieme al Sindaco di Matera e al Presidente della Provincia di Matera, del progetto culturale “Vie di Bellezza: il museo diffuso della tradizione e della pietà popolare”.

Proposta dall’Associazione ecclesiale Terre di Luce l’iniziativa è stata condivisa dal Comune e dalla Provincia di Matera e si propone di far conoscere il ricco patrimonio di beni materiali e immateriali che caratterizzano il territorio della provincia materana, dando voce alle comunità locali.

Il progetto coinvolgerà dapprima i 13 comuni della Diocesi di Matera-Irsina per poi allargarsi a tutti i 31 centri della provincia.

La cultura e l’arte possono diventare un volano di promozione del nostro territorio” così il Presidente della Provincia di Matera Avv. Piero Marrese.

Per Domenico Bennardi, Sindaco della città dei Sassi, I beni immateriali sono attrattori non meno importanti di quelli architettonici”.

Per Mons. Antonio Giuseppe CaiazzoPromuovendo la cultura si opera anche a servizio della carità mettendo in campo iniziative che in modo diverso aiutano a combattere la povertà”.

Numerose le iniziative che saranno messe in campo nei prossimi mesi, anche in vista del Congresso Eucaristico Nazionale che si svolgerà a Matera dal 22 al 25 settembre prossimi, secondo quanto previsto nel Protocollo d’intesa sottoscritto al termine della conferenza stampa.

Protocollo d’intesa tra  Arcidiocesi Matera-Irsina, Comune e Provincia di Matera e Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” per la creazione e lo sviluppo delle migliori azioni di tutela, fruibilità e valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale legato ai temi della spiritualità, della pietà e della tradizione popolare, quale risorsa per lo sviluppo della comunità

Con il presente atto fra
• la Provincia di Matera, in persona del Presidente pro tem- pore, avv. Piero Marrese, domiciliato per la carica presso il palazzo della Provincia;

• Il Comune di Matera, in persona del Sindaco pro tempore, dott. Domenico Bennardi domiciliato per la carica presso il palazzo di città;

• l’arcidiocesi di Matera-irsina, in persona di S. E. Mons. Anto- nio Giuseppe Caiazzo, arcivescovo della Arcidiocesi Matera-Irsina;

• il Parco culturale ecclesiale “terre di luce” Associazione di Promozione Sociale, in persona del prof. Lindo Monaco Presidente pro-tempore;

Considerato che

• vi è l’intenzione di dare seguito ad una proficua collaborazione tra gli scriventi per la valorizzazione, la promozione ed il godimento del patri- monio culturale, storico, artistico legato anche alla pietà ed alle tradizioni popolari;

• è comune la volontà di valorizzare la cultura locale e le esperienze di religiosità e spiritualità popolare;

• la pietà popolare è riconosciuta quale fenomeno culturale proprio di
una comunità;

• sono 13 i comuni della Provincia di Matera che insistono nel territorio ecclesiastico dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina;

• è volontà comune di costituire una rete tra comuni al fine di rafforza- re la capacità attrattiva degli stessi così da valorizzare la promozione della cultura locale;

Considerato inoltre che

• l’Arcidiocesi di Matera-Irsina, avendo firmato, nel 2014, un protocollo d’intesa con il Comitato di candidatura di Matera ad Ecoc 2019 e con il Comune di Matera, ha inviato alla Fondazione proposta di co- produzione per il progetto “I Cammini, tra radici e futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” e, con D.G.R n.555/2014, la Regione ha approvato il Protocollo d’Intesa con la Conferenza Episcopale di Basilicata (CEB) e Sacro Convento d’Assisi, con cui sono stati realizzati una serie di programmi finalizzati alla ottimizzazione della Programmazione (PO FESR 2014-2020) e alla valorizzazione del patrimonio culturale anche ai fini etici ed economici;
• il progetto “I Cammini, tra radici e futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019” – incentrato appunto sui Cammini lungo i luoghi sacri, sulla valorizzazione della cultura antropologica, sulle tradizioni e sulla devozione lucana, attraverso la realizzazione del Parco “Terre di luce” è stato finalizzato ad offrire esperienze di cultura religiosa e di spiritualità mirata allo sviluppo del turismo “religioso” che sia reale esperienza culturale e spirituale, attraverso un programma di 105 eventi in 15 Comuni delle 6 diocesi lucane;
• l’Arcidiocesi di Matera-Irsina ha stabilito che il soggetto attuatore del progetto è individuato nell’Associazione “Parco Culturale Ecclesiale Terre di Luce” APS, che è diretta espressione della stessa Arcidiocesi, soggetto proponente il progetto in oggetto nella presente Convenzione ed esercitante una vigilanza ed un controllo cogenti sull’Associazione;
• tale progettualità si pone come preparatoria alla trasformazione del- la associazione in “fondazione di comunità” costituita come insieme di soggetti rappresentativi di una comunità locale (privati cittadini, istituzioni, associazioni, operatori economici e sociali) con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita della comunità stessa, attivando energie e risorse e promuovendo la cultura della solidarietà, del dono, e della responsabilità sociale;

• è intenzione dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina dar vita al Museo Diocesano diffuso della pietà e delle tradizioni popolari, dandone un’impronta ed ina diffusione culturale;

Preso atto che

• la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano e Conferenza Episcopale Italiana hanno ritenuto, con apposi- to atto, di dare seguito ad una proficua collaborazione tra gli scriventi per la valorizzazione ed il godimento anche ai fini turistici dei beni e del patrimonio culturale, storico e artistico ecclesiastico;
• la previsione di cui al punto 39 del Decreto del Presidente della CEI e gli Orientamenti dell’Episcopato italiano del 9 dicembre 1992, pone un importante accento sull’importanza del fenomeno del turismo e della cultura;
• lo stesso Decreto sopra richiamato considera le mostre “occasioni e strumenti efficaci di valorizzazione del patrimonio culturale”;
• il patrimonio appartenente ad Istituzioni ed Enti ecclesiastici è strettamente interconnesso con la storia, la tradizione, la pietà popolare e la cultura italiana, costituendo patrimonio determinante e peculiare per la memoria storica e l’identità di ciascuna Regione e Provincia Autonoma italiana;

TUTTO QUANTO SOPRA PREMESSO E CONSIDERATO

• le Parti firmatarie del presente atto intendono porre in essere fra loro ogni opportuna forma di collaborazione e compartecipazione, allo scopo di ottimizzare i rapporti esistenti e di creare e sviluppare tutte le condizioni per la migliore tutela, fruibilità e valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, in particolar modo quello legato ai temi della spiritualità, della religiosità popolare e del sacro, quale straordinaria risorsa per lo sviluppo culturale, sociale ed economico della comunità;
• le Parti si impegnano a darne seguito, nelle forme che saranno stabilite (accordi di programma, convenzioni e altro) e secondo i criteri, le modalità e i tempi che verranno di volta in volta stabiliti e concordati in relazione al tipo d’intervento e in base agli impegni finanziari previsti;
• Gli uffici competenti e le Parti provvederanno a elaborare delle proposte volte a dare concreta attuazione ai principi contenuti nel presente protocollo d’intesa, da sottoporre all’approvazione dei relativi organi deliberanti;
• Il presente Protocollo di Intesa, che ha durata quinquennale, a decorrere dalla sottoscrizione dello stesso, rinnovabile per un periodo di pari durata e fino all’espletamento degli impegni assunti dai singoli soggetti firmatari, può essere modificato o integrato per concorde volontà dei soggetti sottoscrittori.

Tanto premesso,
tra la Provincia di Matera, il Comune di Matera, l’Arcidiocesi di Matera- Irsina e il Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” APS

SI CONVIENE E STIPULA IL PRESENTE

Le premesse e le considerazioni sopra svolte costituiscono parte integrante e sostanziale del presente protocollo.

1) Le Parti intendono procedere – attraverso le proprie strutture tecniche e in raccordo con quelle locali alla tempestiva definizione di forme di collaborazione e di progettualità per la migliore tutela, fruibilità e valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale comesopra indicato, quale risorsa per lo sviluppo culturale, sociale ed economico della comunità e per l’attrattività del territorio.

2) Le Parti intendono attuare forme di coinvolgimento di associazioni, enti pubblici e/o privati e professionalità di comprovata competenza ed esperienza nei settori oggetto del presente protocollo e in quelli strettamente connessi e funzionali, e se necessario di addivenire a for- me di progettazione concertata degli interventi.

3) A meri fini esplicativi ma non esaustivi, alla luce delle considerazioni sopra evidenziate, sia in ordine alle caratteristiche del patrimonio culturale che dell’offerta culturale, sia in ordine all’ottica della migliore fruibilità del prodotto culturale e turistico, le Parti stesse evidenziano i possibili ambiti di collaborazione:
• iniziative progettuali culturali connesse alla costituzione del Museo Interdiocesano diffuso della Pietà e delle Tradizioni popolari e culturali della Provincia di Matera;
• supporto e sostegno allo sviluppo di iniziative di collaborazione tra soggetti imprenditoriali, culturali, artistici, associativi della Provincia e di diretta emanazione dell’Arcidiocesi;
• diffusione, nelle comunità, della conoscenza del valore storico, urbanistico, architettonico, dei comuni della Provincia, anche attraverso i mezzi della narrazione digitale, lo scambio di esperienze e di buone prassi nella gestione del patrimonio culturale e dei servizi urbani, legati alla migliore valorizzazione culturale e fruizione, nonché all’attrattività dei territori;
• messa in rete dei luoghi della cultura, tra cui in modo esemplificativo e non esaustivo: le Chiese Madri, le Chiese Comunali e le cappelle rurali e la rete dei contenitori culturali, anche in ottica di incentivazione dell’offerta culturale ad essi legata;
• approfondimento culturale e convegnistico del tema della spiritualità, dei luoghi del silenzio, analizzando altresì la filmografia in cui la Provincia di Matera è set cinematografico e approfondendo modalità di promozione delle location anche in ottica culturale;
• collaborazione sul tema delle imprese culturali e creative, prevedendo un percorso impostato sull’impronta culturale, che costituisca uno spazio di presentazione delle idee imprenditoriali di successo che han- no fatto degli attrattori culturali una fonte di sviluppo economico e di occupazione;
• specifiche iniziative di promozione, anche attraverso i canali digitali e social, della Provincia di Matera, dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina,del Portale digitale LOGOS (Strumento di formazione e informazione dell’Arcidiocesi regolarmente iscritto quale testata giornalistica), qua- le destinazione culturale di eccellenza.
4) In questa prospettiva, le parti intendono massimizzare le sinergie e la collaborazione tra gli scriventi, a livello sia nazionale che regionale, attraverso la definizione di politiche ed iniziative concertate finalizzate alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio ecclesiastico ed allo sviluppo della cultura religiosa e popolare (feste patronali, devo- zione locale, riti della settimana santa, tempi di avvento e Natale), nel pieno rispetto della tutela del patrimonio e delle esigenze proprie dei luoghi oggetto di culto e dei riti sacri ivi compiuti, delle feste e delle tradizioni religiose.

5) In particolare, con il presente protocollo di intesa, le Parti, nei rispettivi ruoli, si impegnano a:
• collaborare, anche condividendo mezzi e risorse, per realizzare pro- getti di interesse comune e collaborazioni operative in materia di cultura e turismo; mobilità sostenibile; attività culturali; tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale;
• favorire un raccordo stabile per garantire la definizione delle modalità più consone alla conoscenza, fruizione e valorizzazione dei beni ecclesiastici e del patrimonio culturale e religioso materiale ed immateriale, da parte dei visitatori dei luoghi sacri;
• analizzare le problematiche comuni rispetto ai beni culturali ecclesiastici del territorio regionale, per quanto di competenza;
• promuovere la conoscenza delle diversità dei luoghi e delle comunità tipiche di ciascun territorio, per facilitare la definizione di itinerari turistico-religiosi, facilitando la diffusione dell’informazione inerente le iniziative e le attività d’interesse turistico nei diversi livelli pubblici e privati, attraverso ogni più opportuno mezzo ed iniziativa condivisa (comunicati, newsletter, seminari informativi, audizioni, ecc);
• mettere in campo azioni volte a migliorare la sostenibilità, la competitività del turismo, anche nell’ottica dell’aumento delle presenze e degli arrivi turistici, correlati da studi e analisi sull’evoluzione della domanda e dell’offerta culturale;
• prevedere modalità di formazione e aggiornamento delle guide turistiche e degli operatori del turismo e della cultura.
6) Le parti individuano i seguenti obiettivi programmatici specifici:
• promuovere l’adozione di una metodologia di azione concertata tra le parti firmatarie che stimoli la definizione di azioni condivise di conoscenza, godimento e promozione dei beni oggetto del presente protocollo;
• favorire l’avvio coordinato di azioni di sviluppo della cultura religiosa e popolare a livello sia italiano che internazionale, attraverso il miglior utilizzo delle risorse e delle iniziative nazionali ed europee ed incremen-tandone gli investimenti, attraverso il raccordo permanente delle azioni pubbliche e private promosse nel settore, onde favorire la destagionalizzazione del turismo italiano;
• stimolare l’incremento e la valorizzazione dell’offerta culturale italiana all’estero, anche attraverso il ricorso ad innovazioni sia di prodotto che di processo;

7) Per consentire la necessaria operatività al presente Protocollo di intesa, le Parti convengono di costituire un tavolo operativo permanente; il tavolo operativo è composto da membri delegati dalle parti. Il tavolo si riunisce periodicamente, almeno tre volte all’anno e può articolarsi in sottogruppi specializzati qualora ciò si renda necessario per perseguire gli obiettivi e realizzare le azioni contemplate dal presente protocollo di intesa.
I lavori dei tavoli avranno durata quinquennale, a decorrere dalla sottoscrizione del presente protocollo di intesa, rinnovabili per un periodo di pari durata.
Il tavolo opera a titolo gratuito; eventuali spese di missione sono a carico dell’Amministrazione o dell’Ente di appartenenza.
Alle riunioni – in relazione agli argomenti in discussione – possono esse- re invitati rappresentanti di altri Enti pubblici e privati, italiani ed esteri. Le parti curano il coordinamento e la gestione delle riunioni del tavolo, oltre che la progettazione e la realizzazione delle azioni di volta in volta deliberate e promosse all’esito delle riunioni stesse.
Viene garantita la pronta comunicazione tanto degli esiti delle riunioni quanto delle azioni conseguenti.

8) La Provincia di Matera valuta la rispondenza dei progetti definiti nell’ambito del presente Protocollo agli obiettivi e ai principi informa- tori del programma di interventi anche per concordare l’attività di comunicazione e di promozione delle iniziative congiunte.

9) Il presente Protocollo di Intesa può essere modificato o integrato per concorde volontà dei soggetti sottoscrittori.

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