Ieri pomeriggio, sabato 18 gennaio, nell’Open Space APT del Palazzo dell’Annunziata, la Sezione CAI (Club Alpino Italiano) di Matera “Falco Naumanni” ha presentato il calendario delle attività in programma nel nuovo anno. La differenza rispetto a qualche anno fa,...
Riceviamo e pubblichiamo da Pasquale Doria (Amici della Biblioteca):
In piazza con passione per esprimere uno schietto e generoso sostegno a favore della Biblioteca provinciale “Tommaso Stigliani”, che non può e non deve chiudere: il servizio pubblico non s’interrompe, questo il messaggio unanime dei presenti.
Lo diciamo con uno slogan che ci hanno suggerito di adottare gli studenti, “Call to action”, significa andare oltre i ringraziamenti per la partecipazione con l’obiettivo preciso di dare continuità al rapporto di collaborazione avviato con tutta la comunità del territorio materano.
Siamo certi che a questo punto sarà davvero difficile pensare di chiudere la Biblioteca a partire dal 1 luglio. Un risultato iniziale confortante dopo giorni d’intensa attività e coinvolgimento che hanno visto maturare un proficuo confronto e un interessante scambio di idee scevre da interessi di bottega e tutte consapevolmente sbilanciate sul fronte dei valori.
Nella speranza di consolidare ulteriormente il rapporto collaborativo, gli Amici della Biblioteca si rivedranno subito dopo il 2 luglio, momento decisivo per proseguire il cammino in corso, affinché divenga più concreto e positivo possibile. Chiederemo, a questo proposito, un incontro con il Presidente della Regione, Vito Bardi, e decidere insieme, democraticamente quali soluzioni trovare per la gestione nell’immediato e in prospettiva a favore di quel diritto allo studio sancito dalla nostra Carta Costituzionale.
Solo per non dimenticare, un’ultima annotazione. Il 28 giugno di 450 anni fa, nel 1573, nasceva a Matera il poeta e scrittore Tommaso Stigliani. Ci risulta che lo lo stanno studiando in Spagna e Inghilterra, in particolare per la sua opera del 1617 intitolata “Il mondo nuovo”, scritta da un autore dalle radici lunghe come quelle ultra millenarie della sua città che, però, oggi non può neppure degnamente celebrarlo.