martedì, 23 Aprile 2024

Il presidente Bardi: “Ha vinto la politica delle cose concrete”

“È stata premiata la politica delle cose concrete. I cittadini sono stanchi di ascoltare parole, vogliono vedere i fatti, e quando li vedono premiano. La condivisione di programmi con il campo allargato può dare nuovi risultati, realizzando le iniziative e i processi...

Sabato 4 Novembre, alle ore 18.30 a Matera presso la Sala Carlo Levi di Palazzo Lanfranchi, Altrimedia Edizioni presenta il volume “Isabella Morra alla corte dei Sanseverino” di Pasquale Montesano, (prefazione a cura di Raffaele Nigro).
All’incontro, moderato dal giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno” Pasquale Doria, parteciperanno: Antonello Savaglio, Professore e Storico della Deputazione Storia Patria per la Calabria; Vito De Filippo,  Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; Patrizia Minardi, Dirigente dell’Ufficio Sistemi Culturali e turistici della Regione Basilicata e Pasquale Montesano, l’autore. Inoltre interverranno: Gennaro Olivieri, Presidente della Pro Loco e del Parco “Isabella Morra”; Gaetano Celano, Sindaco del Comune di Valsinni; Raffaello De Ruggieri, Sindaco di Matera, e Vito Epifania, Editore.
“Sulla tragica vicenda umana di Isabella Morra, la poetessa del ‘500 dell’antica Favale, oggi Valsinni, in Basilicata, si è scritto molto, ma spesso con opere non suffragate da concreti riscontri storici. Con Isabella Morra alla corte dei Sanseverino, Altrimedia Edizioni, Matera, 2017, – sottolinea l’editore Vito Epifania –  Pasquale Montesano, giornalista e scrittore, che già in passato si era interessato della Morra pubblicando, sempre per i tipi di Altrimedia, un inedito carteggio tra Benedetto Croce e Domenico Guarino, il medico di Valsinni che ospitò nel 1928 l’illustre letterato nel paese dove visse e morì la poetessa, è ritornato sull’argomento, con una trattazione ampia e ricca di notizie e di documenti inediti, frutto di ricerche in archivi privati e pubblici in Italia e in Francia, dove i Morra, autori della strage, si erano rifugiati, raggiungendo il padre Giovan Michele Morra e il fratello Scipione, da tempo alla corte di Francesco I.”
In questo lavoro, sono state sottolineate, tra l’altro, le presenze di Isabella fuori dal feudo di Favale, la frequentazione della corte del Principe di Bisignano, dove tornei cavallereschi, palii, recitazioni teatrali, declamazioni di poesie, esibizioni di musici e altre attività culturali, non erano eventi occasionali, ma costituivano una costante, una regolarità nella vita di corte dei Sanseverino di Bisignano, benefico protettore di molti artisti e letterati. Sono stati evidenziati il ruolo della Morra come dama di compagnia di Felicia Sanseverino, figlia di Giulia Orsini, seconda moglie di Pietro Antonio, la benevolenza di Erina Castriota Scanderbeg, la reputazione letteraria che ebbe ad acquisire in vita, gli incontri, le conoscenze, le amicizie, come quella con Diego Sandoval de Castro, che alla fine le si rivelerà fatale. Di conseguenza, anche il suo percorso poetico finora edito dovrebbe essere diversamente valutato e riconsiderato.
“Costruito con la passione del poeta e con la precisione del giallista, – scrive in prefazione Raffaele Nigro, –  il libro scava nelle vicende ultime e drammatiche di casa Morra, sempre con analisi attenta, senza follie inventive ma con delicata partecipazione. Un libro veramente bello, perché scritto con la liquidità che un giornalista impara a dare alla propria scrittura, con l’onestà di chi vuole offrire fondamenta alla storia del proprio paese e utile a tracciare parte della giovinezza di Isabella e partendo dal quale sarà necessario rileggere i sonetti e cercare le corrispondenze con le donne e con i principi a cui velatamente si fa riferimento in ogni verso”

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