sabato, 20 Aprile 2024

È vero che la morte è diventata tabù? Qual è la situazione dei malati terminali in Italia e che differenze ci sono tra le varie regioni italiane? Qual è la situazione degli altri paesi occidentali? È vero che la medicina moderna è rivolta solo al prolungamento della vita e all’ ostinazione terapeutica, mentre trascura le esigenze e le sofferenze dei malati terminali? Perché sono nate e a cosa servono le cure palliative? Le riposte a queste domande sono racchiuse nel libro “Alla fine della vita. Morire in Italia” (Il Mulino, 2018) del sociologo Marzio Barbagli, che presenterà il suo ultimo lavoro a Matera giovedì 12 aprile, ore 18, presso la sala Levi di Palazzo Lanfranchi.

Il testo illustra i risultati delle ricerche condotte dall’autore per analizzare il complesso e delicato tema del fine vita, mettendo a confronto i cambiamenti avvenuti in Italia con quelli degli altri paesi occidentali. Un tema che sarà approfondito anche dagli interventi dell’avv. Daniela Zattoni, che spiegherà i principali punti della legge sul biotestamento, approvata lo scorso 14 gennaio, e della dott.ssa Marina Susi, responsabile dell’unità operativa di oncolgia dell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, che farà il punto sulla situazione in Basilicata rispetto alla presenza degli hospice, strutture nate per accogliere i malati terminali, l’utilizzo delle cure palliative e il rapporto medico – paziente.

L’incontro, organizzato dal Circolo la Scaletta, si aprirà con i saluti del presidente, Francesco Vizziello, a moderare la consigliera, Rosanna Festa. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Matera e della Fondazione Matera-Basilicata 2019.

Note biografiche sull’autore

Marzio Barbagli è professore emerito dell’Università di Bologna e Accademico dei Lincei. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Firenze, è stato direttore dell’Istituto Cattaneo di Bologna, professore ordinario di sociologia a Bologna e Trento, visiting scholar in numerose università americane, inglesi e australiane. Ha diretto l’Osservatorio nazionale sulle famiglie della Presidenza del Consiglio dei Ministri. È stato consulente del Ministero dell’Interno come direttore scientifico di quattro rapporti sulla criminalità in Italia e membro del Consiglio dell’Istat. È autore di numerosi libri, fra i quali “Congedarsi dal mondo. Il suicidio in Occidente e in Oriente”, vincitore del premio Mondello per la saggistica.
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