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Matera esclusa dalla sperimentazione del Taser. Di Giacomo scrive ai ministri Salvini e Bonafede: “La città dei Sassi deve rafforzare le misure di prevenzione e controllo”

Da mercoledì 5 una parte
degli agenti delle forze dell’ordine di dodici città italiane saranno dotati di
Taser, l’arma dotata di impulsi elettrici che blocca i movimenti ma non
ferisce. I due capoluoghi lucani, Matera e Potenza, non sono stati inclusi,
però, nella sperimentazione decisa dal Ministero dell’Interno. E dal segretario
generale del sindacato di polizia penitenziaria, Aldo Di Giacomo, arriva un
appello rivolto ai ministri Salvini e Bonafede. Matera, che il prossimo anno
riceverà, secondo le previsioni, almeno un milione di visitatori, ha necessità
di rafforzare le misure di prevenzione e controllo.
“Ci sarà un potenziamento
degli organici delle forze dell’ordine ma non basterà in una situazione
eccezionale e in un nucleo urbano relativamente piccolo. Quindi anche la
prossima capitale europea della cultura potrebbe sperimentare l’uso del Taser”,
afferma Di Giacomo
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