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Matera e provincia: contrasto all’abbandono incontrollato di rifiuti. Controlli e sequestri da parte dei Carabinieri

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Matera hanno eseguito una nuova serie di controlli, nell’ambito di un’attività già avviata da tempo nel territorio di competenza, finalizzata al contrasto dell’abbandono di rifiuti nelle piazzole di sosta e lungo i tratti delle strade statali e provinciali che attraversano il territorio della giurisdizione. Nello specifico sono stati eseguiti sopralluoghi presso quelle aree più soggette al fenomeno, dove i militari hanno verificato la tipologia dei rifiuti abbandonati e contestualmente hanno compiuto specifici accertamenti finalizzati a risalire agli autori di tali violazioni. In particolare, sulla SP 15 i Carabinieri della Stazione di Montescaglioso hanno proceduto al sequestro amministrativo di un’area di circa 40 mq su una piazzola di sosta ed un breve tratto del ciglio stradale, ove è stato rinvenuto un grosso cumulo di rifiuti tra i quali anche speciali, avviando nel contempo accertamenti finalizzati all’individuazione degli autori.

Si tratta dell’ennesimo sequestro operato dai Carabinieri della provincia di Matera negli ultimi anni, e che segue quelli operati di fatto in tutto il territorio provinciale, su strade pubbliche come in terreni privati. Delle attività svolte viene informata la Prefettura di Matera, a cui vengono inviati i verbali di constatazione redatti a carico degli autori scoperti.

L’art. 192 del Decreto Legislativo 152/2006 vieta l’abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo e nelle acque superficiali e sotterranee. La norma commina la sanzione amministrativa pecuniaria, prevista dal primo comma dell’art. 255 del D.Lgs., da € 300 a € 3.000 per chi viola il divieto di abbandono di cui al precedente articolo 192. Qualora l’abbandono riguardi rifiuti pericolosi la sanzione amministrativa è aumentata sino al doppio. La norma sanziona l’abbandono di rifiuti di modeste dimensioni come i rifiuti domestici, quindi con esclusione del deposito incontrollato. Quando, invece, l’abbandono è realizzato da titolari di imprese o dai responsabili di enti, come anche quando inquinano acque superficiali o sotterranee in violazione del divieto di cui all’articolo 192, l’illecito si trasforma da amministrativo a penale.

Il degrado ambientale generato dall’abbandono di rifiuti è un fatto di immediata percezione e riguarda ogni tipologia di rifiuto, domestico o speciale: questo comportamento non solo determina un inevitabile deterioramento dell’ambiente in cui viviamo, ma origina un costo non indifferente per la collettività, poiché la rimozione dei rifiuti ed il loro smaltimento sono a carico degli Enti pubblici proprietari delle strade o dei comuni nel cui territorio vengono abbandonati, come anche dei privati proprietari delle aree in cui si sia verificato l’abbandono, i quali tutti sono obbligati per legge a procedere alla rimozione dei rifiuti ed alla bonifica dei luoghi.

La prevenzione ed il contrasto di tale fenomeno viene costantemente attutata nel corso dei servizi di controllo del territorio da parte dei Comandi Stazione Carabinieri nelle aree urbane e in quelle immediatamente prospicienti, mentre i Carabinieri Forestali, tramite proprie pattuglie, procedono normalmente anche al monitoraggio delle zone rurali più distanti dai centri abitati che, proprio perché più isolate, sono particolarmente soggette all’abbandono di rifiuti. Tale sinergia di interventi nel corso degli ultimi mesi ha portato a comminare non solo numerose sanzioni amministrative nei confronti di responsabili di abbandono di rifiuti, ma anche a denunciare all’A.G. i responsabili di ipotesi più gravi concernenti l’abbandono di rifiuti speciali.

La sensibilità ambientale, tradizionale patrimonio dell’Arma dei Carabinieri, è stata di recente sancita mediante la creazione del Comando Carabinieri per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare, grande unità con sede a Roma che raggruppa il Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale, il Comando Carabinieri per la Tutela Forestale e Parchi, il Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare ed il Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità, reparti tutti dell’Organizzazione Speciale dell’Arma che operano in supporto ed integrazione dei Comandi  territoriali dei Carabinieri per la preservazione dell’ambiente e l’individuazione dei responsabili delle violazioni in suo danno.

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