giovedì, 28 Marzo 2024

Un talk con lo storico
dell’arte Claudio Strinati
per confrontarsi sul tema
dell’Architettura, dell’Arte e dell’Energia a Matera, uno dei siti UNESCO dove Memoria, Conservazione, Tutela e Innovazione
divengono le parole chiave in un processo di mutamento culturale,
comportamentale e scientifico.


“L’energia vitale dell’arte” è il titolo e tema dell’incontro che vede confrontarsi il mondo della cultura
con quello della ricerca scientifica: Claudio Strinati dialogherà con il
ricercatore ENEA Antonio Disi. Ad arricchire l’incontro ci saranno gli
interventi dell’artista Giorgia Fincato, del sindaco di Matera Raffaello de
Ruggieri, del presidente della Fondazione Sassi Vincenzo Santochirico e di una
rappresentanza della Fondazione Matera – Basilicata 2019.

A ingresso libero, domani giovedì
11 gennaio 2018 dalle 17.30 nell’auditorium Casa Cava, il talk è organizzato da
ENEA e Comune di Matera ed è uno de
gli
appuntamenti del “Road Show
dell’Efficienza
Energetica”. Prima Campagna di informazione itinerante organizzata dell’Agenzia
Nazionale per l’Efficienza Energetica dell’ENEA, il
“Road Show dell’Efficienza Energetica” tocca 10
città nell’arco di 5 mesi. Partendo da Bolzano per arrivare a Palermo, passando
per Torino, Ferrara, Ascoli Piceno, Viterbo, Napoli, Bari e Matera, ogni territorio può fare
dell’efficienza energetica non solo una opportunità di riduzione dei costi, ma
anche di sviluppo tecnologico, economico e culturale e di vera rigenerazione
urbana.

La rigenerazione va
abitata in un contesto efficiente e sostenibile, dove arte architettura,
energia, storia del territorio diventano elementi fondamentali per chi governa
e programma la città.

“Nell’appuntamento a Matera,
racconteremo del magnifico esempio dei Persio e di quella organizzazione
familiare del lavoro artistico nel Rinascimento che ha fatto scuola in tutto il
mondo. L’operosissima e fervida bottega di questi scultori ha lasciato nel
corso del Cinquecento mirabile prova di sé nella Cattedrale, una delle più
importati di tutto il meridione d’Italia e d’Europa. Ecco un caso di gigantesca
produzione di energie creative che ha plasmato una mentalità e una storia.
Classicissime queste opere e nel contempo permeate di quello spirito popolare
che è una sorta di filo conduttore per tante vicende della nostra arte, oggi
sempre più affievolita per una vera e propria dispersione di tale fulcro
energetico. Fulcro che scompare in contrappunto con la scomparsa di quella
tipologia di popolo che ha vissuto sulle arti,sui mestieri, sui commerci e che
una estensiva globalizzazione sta sempre più cancellando. Uscendo dalla
cattedrale andremo a percorrere quella zona, popolare per antonomasia, che è
costituita dai due famosissimi Sassi di cui rievocheremo il degrado antico e la
vigorosa rinascita moderna, un auspicio universale per tutta la vita e
l’energia d’Italia
“. Così il Claudio Strinati anticipa il talk con Antonio Disi, per raccontare l’efficienza energetica attraverso il
binomio “Arte e Energia”, in un appuntamento sull’ Energia della
Natura e l’Energia dell’ Uomo.

La riflessione sull’Energia
della Natura e dei Comportamenti e delle Scelte che l’uomo adotta per la definizione
e utilizzo delle tecnologie sarà approfondita attraverso l’arte di Giorgia Fincato – che presenterà a
Matera
un’opera
di 5 metri realizzata su carta giapponese 
– si tratta di scritture emotive, segni e vuoti della memoria
rappresentate da una linea continua che si sviluppa su più piani prospettici,
simbolo di una evoluzione in nome della tradizione e della continuità.

Insieme a una
rappresentanza della Fondazione Matera
2019
e del presidente della
Fondazione Sassi
s’indagherà sul ruolo dell’
arte pubblica o
arte partecipativa, che non è propriamente una novità di questi ultimi anni, ma
un aspetto ricorrente nella storia delle arti del Novecento. Un fenomeno che
nasce dalla drastica rottura del paradigma mimetico della rappresentazione così
come si era codificato nella modernità, a partire dalla svolta umanistico
rinascimentale. Da selettiva e autonoma, l’arte diventa inclusiva: tutto può
trovarvi spazio, ogni soggetto, ogni oggetto, ogni registro stilistico ed
espressivo. In questo senso cambia anche il modo in cui l’arte si rapporta con
la società e, parallelamente, la società con l’arte, nel senso di un reciproco
sconfinamento fra arte e vita: l’arte diventa patrimonio creativo della società
e ne assorbe e rielabora tutti i bisogni e le aspettative, in una prospettiva
che da molti è stata ripetutamente definita etica e democratica. L’azione
estetica si configura sempre più come strumento collettivo di cambiamento della
società, di riappropriazione e rimodulazione
degli spazi pubblici: una modalità partecipativa per ripensare l’intero
ecosistema urbano della vita comunitaria e delle relazioni, per riprogettare la
tutela e l’utilizzo dei beni comuni. Un processo creativo in cui sono chiamati
in causa direttamente autore e fruitore, artisti e cittadini, ma anche
scienziati e decisori politici che nella tecnologia trovano risposte non solo
per ricostruire, ma per tutelare e conservare.  L’ENEA ha una lunga
lista di tecnologie volte alla valorizzazione dei beni culturali e dei siti
UNESCO, dagli strumenti per il monitoraggio energetico, ai laser per la
diagnostica avanzata, alle protezioni e sensori antisismici e batteri per il
bio-restauro, e tra gli obiettivi della sua ricerca e sviluppo in questo
settore ci sono in particolare la riduzione dei consumi e delle spese di
energia, la diagnosi dello stato di salute dei beni artistici e la loro tutela
a rischio di deterioramento o sismico.

 

 
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