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Matera, controlli dei carabinieri nei cantieri edili: due persone denunciate e diverse sanzioni amministrative contestate

Prosegue l’azione dei Carabinieri in provincia di Matera, quotidianamente impegnati nel capillare controllo del territorio teso a garantire il rispetto della legalità anche sui luoghi di lavoro, ancora troppo sovente scenari di incidenti le cui conseguenze sono rese maggiormente tristi dal fatto che il più delle volte risultano corollario del mancato rispetto di normative e procedure di sicurezza.

Nell’ambito di tali servizi, nella giornata di mercoledì 5 maggio, a Matera, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia congiuntamente ai militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Matera e personale tecnico dell’Ispettorato di Potenza e Matera, nell’ambito di uno specifico servizio teso al contrasto degli illeciti in materia di sicurezza sui posti di lavoro, hanno denunciato in stato di libertà alla locale Procura un imprenditore 43enne di Gravina in Puglia ed un imprenditore 46enne di Matera per aver violato le norme vigenti sulla sicurezza.

In particolare, su un cantiere venivano sorpresi gli operai che praticavano l’attività edile in quota, non assicurati da appositi dispositivi alle parti stabili e quindi con il chiaro rischio di caduta dal ponteggio ove lavoravano; in un altro cantiere, si è appurato che il piano operativo di sicurezza non era conforme. In quest’ultimo caso veniva disposta la sospensione delle attività.

Nella stessa giornata sono stati effettuati altri controlli, durante i quali venivano ispezionate altre 6 ditte e 10 lavoratori, di cui uno “in nero” ed uno con documentazione irregolare.

Da inizio anno, sono stati eseguiti 21 servizi mirati, che hanno interessato 43 cantieri e aziende, per un totale di 171 lavoratori controllati, che hanno portato alla denuncia alla Procura materana di 16 persone, a 19 sanzioni amministrative elevate ed alla sospensione di 6 cantieri. I reati contestati nel corso dei primi mesi del 2021 vanno dalla assenza dei piani operativi di sicurezza, alle omesse visite mediche dei lavoratori e soprattutto al mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

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