Ieri e oggi il Sindaco Bennardi e l’assessore all’ambiente Digilio sono ad Assisi per accogliere insieme al Comune di Assisi e Firenze una delegazione arrivata in Italia del Council World Water. La delegazione esterna valuterà la candidatura di Firenze-Roma-Assisi ad ospitare il X Forum Mondiale dell’Acqua, che si terrà nel 2024. Se l’esito sarà positivo per l’Italia, alcuni eventi trimestrali per due anni saranno ospitati anche a Matera.
“Come ho esposto alla delegazione e all’associazione proponente, – dichiara il sindaco Bennardi – la città di Matera è da sempre una città che con l’acqua ha un forte legame grazie al sistema di recupero sostenibile e resiliente dell’acqua che ha fortemente contributo al riconoscimento di patrimonio Unesco, grazie quindi a quel sistema di raccolta e recupero idrico con le cisterne, i pozzi, i palombari compreso il Palombaro lungo, la nostra “cattedrale dell’acqua”. Sostenere questa candidatura è per Matera naturale, anche per mantenere quel protagonismo internazionale.
In merito ad alcune polemiche preciso che tra le organizzazioni intergovernative presenti nel water council ci sono enti importanti come il FAO e l’UNESCO, l’organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura.
La decima edizione del forum mondiale dell’acqua si farà comunque, quindi meglio ospitarlo in Italia per sostenere le linee del progetto di candidatura tutto incentrato su una visione sostenibile e responsabile dell’acqua come bene pubblico, comune e diritto per tutti. L’ Italia poi è storicamente terra di confronti perché stiamo al centro del mediterraneo: dai fenici ai greci dagli arabi ai normanni dagli etruschi ai sabini ai barbari. Non dobbiamo mai sottrarci al confronto paritetico e democratico. Escluderci da questo confronto ci impedisce di incidere con le nostre ragioni nel più importante appuntamento internazionale sul tema attualissimo dell’acqua.
Ricordo infine le parole che condivido pienamente della Santa Sede all’VIII Forum Mondiale dell’Acqua Brasilia, nel 20 marzo 2018 a proposito dell’acqua, “Indispensabile per la vita umana così come per ecosistemi a sostegno (Enciclica Laudato si’ § 27). Un approvvigionamento idrico quantitativamente e qualitativamente inadeguato rappresenta un confine tra morte e sopravvivenza, o tra sopravvivenza e più livelli di benessere.
Occorre quindi un impegno prioritario da parte di governanti, amministrazioni locali, investitori, inventori, costruttori, affinché l’acqua sia fornita in modo tale da garantire a tutti una vita dignitosa e un autentico sviluppo umano integrale, non solo basato sulla sopravvivenza”.