venerdì, 29 Marzo 2024

Con “Il Cammino delle
Cattedrali” prosegue sabato 20 ottobre alle 19,30 nella Cattedrale di Matera,
“I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata”, il progetto
di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di
Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e
dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio
della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della
Conferenza Episcopale Italiana.
La Fondazione Orchestra
Lucana, diretta dal Maestro Vincenzo Perrone, eseguirà con i Cori Riuniti il
concerto “Nigra sum sed formosa”.
Si tratta di un Oratorio
Mariano in otto quadri per voce recitante, coro misto ottoni e timpani fuori
campo, Orchestra con testi dalla Liturgia e Musica di Damiano D’Ambrosio,
Giuseppe Ranoia voce recitante), Juvenes Cantores (Maestro del Coro Luigi Leo),
Cantori Materani (Maestro del Coro Alessandra Barbaro), Polifonica Rosa
Ponselle (Maestro del Coro Giuseppe Ciaramella), Coro Civico LaterChorus
(Maestro del Coro Vincenzo Perrone), Ilenia Rosa Stigliano (fisarmonica) e la
Fondazione Orchestra Lucana (Direttore Vincenzo Perrone).
“Nigra sum sed formosa” è
una produzione Fondazione Orchestra Lucana realizzata in prima assoluta il 10
dicembre 2016 e qui riproposta per la visita della Madonna di Viggiano, con una
parte di fisarmonica sapientemente aggiunta dal Maestro Damiano D’Ambrosio, in
occasione del Fadiesis Accordion Festival.
Per il primo evento del
progetto “I Cammini”, “Il Cammino delle Letture”, martedì scorso, la Cattedrale
era gremita.
Grande interesse ha
suscitato “L’uomo che poneva domande” – una meditazione estratta dal libro “Le
nude domande sul Vangelo” scritto da Padre Ermes Ronchi – interpretata dall’attore
e regista Lello Chiacchio e dall’attrice Angela Pietricola.
La serata è entrata nel
vivo con la lunga e intensa riflessione di Padre Ermes Ronchi in merito a “La
bellezza nutrimento dell’anima”. Il frate dell’Ordine dei Servi di Maria ha
esordito con una domanda provocatoria: “Ci stiamo nutrendo di superficialità e
paure o di bellezza e Vangelo?”. Certo, ogni persona si è sentita interpellata,
ma prima di rispondere è necessario comprendere il concetto di bellezza. Ronchi
ha provato a fornire delucidazioni in merito: “Cos’è bello? E’ lo strumento
della manutenzione del cuore. La bellezza non è idea ma energia e salva la
vita. Il primo dono della bellezza è sentirsi frammento ospitale
dell’infinito”.
Le incertezze ed i
problemi del nostro tempo, se non affrontati con coraggio – ha osservato il
frate – “ci conducono ad una vita anestetica, priva di emozioni”. Dunque,
un’indifferenza che non porta risultati positivi e da cui bisogna uscirne,
anche in ottica di impegno cittadino. La reazione a tale stato di torpore può
ritrovarsi “nell’annunciare la notizia evangelica, la vita avanza per passione
di chi ci ha amati al punto di morire: Gesù Cristo”.
La cornice musicale
affidata all’orchestra Ensamble “Kroma”, diretta da Gianluigi Borrelli, è stata
un prezioso contributo negli intervalli tra i diversi interventi.
In seguito, spazio ai
saluti istituzionali. Il presidente della Fondazione Matera-Basilicata2019,
Salvatore Adduce, ha sottolineato l’impegno della Curia nel percorso di Matera
Capitale Europea della Cultura per il 2019 mentre l’assessore alla cultura del
Comune di Matera, Gianpaolo D’Andrea, ha rimarcato come “gli artisti, ispirati
dal senso religioso, portano la bellezza nelle Chiese lucane”.
L’arcivescovo dell’Arcidiocesi
di Matera-Irsina, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, ha ringraziato Padre Ermes
Ronchi aggiungendo un’osservazione: “Cristo è la bellezza. Se vivo in Dio tutti
i muri non possono reggere, vengono abbattuti. Così come le differenze tra
uomini”. Infine, su Matera2019: “È un cammino di un popolo, quello materano,
che si pone all’attenzione del mondo”.
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