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Matera, approvati nell’ultimo Consiglio comunale tre importanti Regolamenti

 

Importante seduta del Consiglio comunale
quella di venerdì scorso, nella quale si è proceduto, tra l’altro,
all’approvazione di tre Regolamenti di rilievo. Il primo è stato il
“Regolamento comunale per l’alienazione di
beni immobili di proprietà comunale”
. Elaborato dall’Ufficio Patrimonio, fa
propria la
ratio della norma, cioè
mira allo snellimento delle procedure fra le quali, appunto, quelle relative
all’alienazione dei beni mobili disponibili appartenenti al Comune, sempre nel
rispetto dei principi di trasparenza e pubblicità. In particolare, il
regolamento proposto disciplina la scelta del contraente da parte
dell’Amministrazione nel caso di vendita degli immobili, rispettando i principi
generali imposti dall’ordinamento e utilizzando gli strumenti dell’asta
pubblica, della trattativa privata, e, in casi particolari, della trattativa
privata diretta.

   Il secondo approvato è stato il “Regolamento per la concessione del
Patrocinio Comunale”
che ha abrogato il “Titolo Secondo “Patrocinio” del
“Regolamento Comunale per la concessione di sovvenzioni, contributi e vantaggi
economici, del patrocinio e per la istituzione del registro delle libere forme
associative” del 2011. Tale nuovo regolamento rappresenta un importante
strumento di sostegno e promozione di attività e di iniziative di particolare
interesse per la cittadinanza, in ambito sociale, culturale, artistico,
sportivo, turistico e di promozione territoriale e delle attività artigianali e
produttive tipiche. Nella volontà di snellire il procedimento amministrativo ed
i suoi tempi, sgravando nel contempo il carico di lavoro della Giunta e
dell’Ufficio Cultura, si è elaborata una modifica regolamentare che radica la
competenza alla concessione del patrocinio gratuito, non accompagnato da
richieste di ulteriori interventi e provvidenze dell’Ente, in capo al
Dirigente, lasciando alle competenze della Giunta le sole concessioni di
patrocinio accompagnate da benefici aggiuntivi.
   Il terzo approvato è stato il “Regolamento alle autorizzazioni riprese
cinematografiche, audiovisive e fotografiche”
. Premettendo che Matera è
sempre più volte individuata, anche da note produzioni cinematografiche
nazionali e internazionali, quale set privilegiato per la realizzazione di prodotti
cinematografici e che ospitare tali “aziende” rappresenta un’indubbia vetrina
per valorizzazione e promozione del territorio, si è ritenuto, da parte di
questa Amministrazione, necessario redigere e approvare un Regolamento, tenuto
conto che non è mai esistito un strumento comunale che disciplinasse l’attività
delle produzioni cinematografiche, audiovisive e fotografiche. Questo innovativo
e utilissimo Regolamento dunque, da un lato ha il compito di tutelare il
patrimonio del Comune e quindi di tutte le aree compreso il centro storico e il
Parco della Murgia e dall’altro stabilisce dei criteri per ottenere riduzioni,
esenzioni e quant’altro e disciplina l’utilizzo delle entrate che derivano
dalla presenza delle produzioni nella città. Con il Regolamento si avrà
finalmente una perfetta cognizione di queste presenze cinematografiche,
audiovisive e fotografiche in città e saranno finalmente presi in
considerazione non solo il cinema ma tutti i prodotti audiovisivi quali la
pubblicità, i videoclip, i programmi televisivi, i videogames e i servizi
fotografici. I 6 emendamenti proposti in Consiglio e approvati, esprimono il
positivo contributo dei Consiglieri nell’articolazione della norma
regolamentare e riguardano un ampliamento dei 13 articoli presenti nel
Regolamento e sostanzialmente allargano l’ambito di applicazione stabilendo,
per esempio, quali sono i soggetti che non devono presentare né richiesta di
autorizzazione né tanto meno adempiere ad altri oneri poiché tali soggetti
eseguono riprese o scatti a uso personale. Nel caso in cui le produzioni
dovessero avvalersi della collaborazione di soggetti residenti in Regione,
recita un altro emendamento, queste otterranno una riduzione degli oneri onde
avvantaggiare il territorio e far sì che la politica di incoming regionale
possa avere un riscontro comunale.
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