Insieme a S. E. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico, l’Associazione Maria SS. della Bruna è lieta di comunicare la presentazione del progetto per la realizzazione delle Nuove Corone per la Sacra Effigie della nostra...
Nella tarda serata di venerdì 15 scorso, personale della Polizia di Stato, Squadra Mobile e Sezione Volanti di Matera, ha tratto in arresto nella flagranza di reato di rapina aggravata e lesioni personali ai danni di un settantatreenne materano, un uomo ed una donna del luogo, conviventi.
Trattasi di D.B.M. classe 1972 censito in sdi. e D.F.L.G. classe 1981, incensurata ma nota agli uffici.
L’attività nasce da una segnalazione giunta sul 113 da parte della moglie della vittima allarmata dal mancato rientro in casa del coniuge.
Immediatamente, gli Agenti compivano un’attenta attività di ricerca sino a rintracciare l’autovettura dello scomparso in una via del centro cittadino dove si constatava che ad un certo punto si avvicinava il D.B.M. prontamente bloccato e trovato in possesso delle chiavi della macchina della vittima e della sua carta di credito.
L’ulteriore ricerca all’interno della casa del D.B.M., consentiva di rintracciare la sua compagna che monitorava l’anziano, trovato riverso sul letto in stato di semi incoscienza, di confusione e con l’organo genitale fuori dalla cerniera dei pantaloni.
I successivi accertamenti investigativi permettevano di ricostruire la giornata del malcapitato che si era recato presso l’abitazione dei due arrestati per avere un rapporto sessuale con la donna che potrebbe avergli somministrato una bevanda a base di benzodiazepine, principio attivo contenuto in medicinali rinvenuti presso l’abitazione della coppia.
Neutralizzata così la loro vittima, utilizzando le chiavi della vettura che gli venivano sottratte, si impossessavano di euro 300 contenute all’interno.
La vittima si trova ricoverata ma non in pericolo di vita con una prognosi di 20 giorni, salvo complicazioni.
All’esito delle formalità i due conviventi venivano ristretti presso le Case circondariali di Matera e Taranto a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.