giovedì, 28 Marzo 2024

Colobraro, 69enne arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Policoro hanno arrestato 69enne di Colobraro, che dovrà espiare un residuo pena di anni 8, mesi 6 e giorni 26 di reclusione a seguito di condanna esecutiva alla pena di anni 9 e mesi 1 di reclusione per un...

Lo zafferano prodotto in Basilicata pronto
a conquistare la Cina. L’estesa rete di monitoraggio della qualità e gli
standard internazionali utilizzati dai laboratori dell’Alsia, l’Agenzia Lucana
di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, hanno suscitato l’interesse di
buyer cinesi. Accompagnati dallo chef italiano Paolo Dodaro, vincitore di “Master
chef Cina”, e particolarmente interessati allo zafferano per impieghi medici e
farmaceutici attraverso – secondo quanto da loro stessi dichiarato – la più
grande società farmaceutica cinese con sede a Shangai – nei giorni scorsi i
buyer hanno fatto visita al Centro ricerche Metapontum Agrobios dell’Agenzia, insieme
a una delegazione di funzionari della Regione Basilicata.

Nel corso dell’incontro, dirigenti e
tecnici dell’Alsia hanno illustrato il ruolo dell’Ente per l’agro-industria lucana,
per la sperimentazione e il trasferimento delle innovazioni in agricoltura, e
nell’assistenza tecnica specialistica alle imprese agricole.

Si è poi fatto il punto sullo stato
dell’arte della filiera dello zafferano in Basilicata, sulla sua diffusione, sulla
consistenza delle imprese che si cimentano nella produzione, e sull’assistenza
tecnico-scientifica che l’Alsia assicura ai coltivatori di zafferano, tramite
le sue Aziende sperimentali presenti sul territorio e i laboratori chimico-analitici
di Agrobios.

Interlocutori cinesi molto colpiti dalla
qualità del supporto che l’Alsia fornisce alla filiera dello zafferano lucano, nonché
dalla completezza degli strumenti impiegati: ricerca, innovazione, servizi,
consulenza, organizzazione della filiera, formazione. D’altra parte i risultati
registrati annualmente confermano questa lettura, con quasi il 100% dei
campioni di zafferano analizzati che si posizionano in prima categoria, la
migliore delle 4 previste dallo standard ISO.

 

 
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