mercoledì, 24 Aprile 2024

Il presidente Bardi: “Ha vinto la politica delle cose concrete”

“È stata premiata la politica delle cose concrete. I cittadini sono stanchi di ascoltare parole, vogliono vedere i fatti, e quando li vedono premiano. La condivisione di programmi con il campo allargato può dare nuovi risultati, realizzando le iniziative e i processi...

A cinque anni dalla morte, l’inedito libro-testamento di uno dei più stimati e discussi editor degli ultimi decenni, punto di riferimento nella storia del fumetto e del romanzo noir in Italia.
Luigi Bernardi è stato un formidabile editor, scrittore e guastafeste. Ma non è necessario saperlo per godere dello splendore di questo libro, L’intruso (DeA Planeta) scritto mentre lottava contro il male che lo avrebbe portato via nell’ottobre del 2013. Non è necessario per due motivi. Uno, perché Bernardi non ha mai voluto essere una cosa sola, ha anzi cercato di occupare sempre una posizione critica, persino nei confronti dei successi ottenuti, per trovare piuttosto nuove strade, anticipare il futuro, non lasciarsi afferrare dalle mode. Due, perché nel momento in cui la malattia è entrata nella sua vita, portando una sentenza senza appello, Bernardi ha deciso di consegnarci un autoritratto privo di qualunque indulgenza o retorica, mostrandosi nudo di fronte allo specchio: semplicemente un uomo, con le sue grandezze e le sue miserie. L’intruso è il diario, lungo un anno, di qualcuno che ha molto amato le parole – «nel raccontare, non tutte le parole sono uguali» – e non ha rinunciato a cercarle, a spremerne tutta la bellezza, persino quando la fine era vicina. È una lucida presa di coscienza che nella vita non si è pronti quasi a niente – «l’angolo delle sorprese è sempre pronto a riempirsi» – e la scrittura può diventare la più profonda, eterna forma di condivisione.
Luigi Bernardi (Bologna 1953 – 2013) ha segnato quarant’anni di editoria italiana, ricoprendo numerosi ruoli: creatore e direttore di case editrici, autore di romanzi, saggi e testi teatrali, traduttore, talent scout, conduttore di programmi radiofonici, editor e sceneggiatore di fumetti. Al suo lavoro sono legate la diffusione in Italia del fumetto d’autore, dei primi manga, del noir francese, e la scoperta di importanti scrittori. A tenerne viva la memoria è l’associazione culturale che porta il suo nome.

 
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