venerdì, 19 Aprile 2024

“«Voglio la separazione…» Eccola  che  arriva.  Ecco  che  arriva  il  colpo  e  ha  un  sapore  diverso da quello  che avevo immaginato negli  anni. Mi vedo per un attimo fuori da lì, senza tutto quello che odio, ma anche senza tutto quello che ho ora. Il saldo è indubbiamente al negativo”.

Tradito, sbattuto fuor di casa dalla moglie (che ha un altro), trattato con sufficienza dall’amante (che ha trovato un altro), messo con le spalle al muro e costretto ad assumersi tutte quelle responsabilità che negli anni ha sempre schivato. Tommaso, adolescente quarantenne, che era (soprav)vissuto all’ombra del suocero, notaio benestante, adesso deve rimboccarsi le maniche. Deve, soprattutto, trovare un lavoro serio (è uno psicologo che ha sempre esercitato più per hobby che per altro) ora che Lucrezia gli ha intimato, con i suoi modi di arpia, che dovrà mantenerla insieme al figlio.

Così, dai Parioli torna nel quartiere popolare dove vive la madre, mettendosi alla ricerca di un lavoro – accetta di fare il cameriere – e prendendo coscienza di tanti piccoli fallimenti e scelte sbagliate che, fino a quel momento hanno costellato la sua vita. Se per Tommaso sposare Lucrezia è stato strategico per assicurarsi un tenore di vita alto, per Lucrezia sposare Tommaso ha significato ribellarsi allo status dei genitori: insomma, un matrimonio senza amore dal quale si salva solo il bambino.

L’amore finché resta (HarperCollins), il nuovo libro di Giulio Perrone, ribalta lo stereotipo che vuole la donna spesso vittima di tradimenti maschili e lo fa con insolita ironia, imbastendo una trama del tutto originale che, alla vicenda personale di Tommaso affianca una serie di tematiche quanto mai attuali. Dalle riflessioni sui sentimenti al binomio amore/tradimento, dal rapporto padre/figlio fino alla ludopatia – sì, perché l’arzilla mamma di Tommaso ha il vizio del gioco d’azzardo e, avendo contratto un debito sostanzioso, costituirà per lui l’ennesimo problema da risolvere… Non manca una parentesi sul mondo editoriale e sul fenomeno degli youtuber.

Perrone riesce, insomma, ad affrontare con apparente leggerezza anche argomenti molto seri. La sua fragilità, che si intreccia a una simpatia contagiosa, accompagna il lettore in una quotidianità a molti nota, tra problemi contemporanei e inaspettate risorse. Aldilà delle inclinazioni da Peter Pan, Tommaso è resiliente, creativo e si dimostra insolitamente forte nell’affrontare le criticità.

Giulio Perrone vive a Roma, dove nel 2005 ha fondato la casa editrice che porta il suo nome. Nel 2015 ha pubblicato, insieme a Paolo Di Paolo, il saggio I libri sono figli ribelli – Tappe e segreti dell’avventura editoriale (2015) e il romanzo L’esatto contrario per Rizzoli. Nel 2017 è uscito, sempre per Rizzoli, il romanzo Consigli pratici per uccidere mia suocera. Collabora con l’Università La Sapienza di Roma. 

Rossella Montemurro
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