venerdì, 19 Aprile 2024

Margherita Romaniello e Mariolina Venezia

Imma Tataranni… e solo a pronunciarne il nome si sente il rumore dei tacchi che echeggia minaccioso in tutta la Procura di Matera. Ruvida, ispida e indomabile quasi come i suoi capelli, caustica allo stesso modo dei suoi pensieri, animata da sete di giustizia come la maggior parte dei lucani che ha sempre qualcosa da recriminare. Imma è stata raccontata in serata a Matera – in una Sala Levi di Palazzo Lanfranchi gremita all’inverosimile – dalla sua Mariolina Venezia, la scrittrice che dieci anni fa “scommesse” su questo personaggio letterario che si è trasformato, nella fiction “Imma Tataranni – Sostituto procuratore” in regina degli ascolti tv.

Mariolina Venezia (foto Nunzio Festa)

Nell’incontro organizzato dalla Libreria Di Giulio, la giornalista Margherita Romaniello ha intervistato la Venezia su Via del Riscatto. Imma Tataranni e le incognite del futuro (Einaudi) mentre l’attore Pino Quartullo e Lia Trivisani che ha recitato in una delle puntate ed è stata la coach di Vanessa Scalera (l’attrice che ha interpretato Imma) hanno letto alcuni brani del libro. “Prima di essere scrittrice – ha confidato Mariolina Venezia – sono stata lettrice e prima ancora, ascoltatrice di storie, quelle che mi raccontava la nonna. Scrivere e leggere è un modo di evadere dalla realtà La cosa bella è che quando torniamo nella realtà abbiamo strumenti in più per conoscerla e affrontarla.

Dopo aver letto Mille anni che sto qui (Einaudi, Premio Campiello 2017, ndr) molte persone rimasero spiazzate da Come piante tra i sassi, il primo dei quattro romanzi di Imma. Io però l’ho lasciata vivere perché credevo nella sua visione della vita”.

Imma è bassina, ha una quinta di reggiseno, è intollerante – tanto da volerli sbattere in carcere – nei confronti dei cultori della nouvelle cuisine perché si paga tanto e si mangia poco, rompiscatole e combattiva: a lei non interessa piacere ma cercare di difendere verità, la libertà, la giustizia. È vitale, ottimista, osserva la realtà con sguardo preciso e il suo ottimismo è quasi una garanzia. “Sono stati creati gruppi Facebook nei quali alcune persone pensano che Imma esista davvero. Evidentemente queste storie hanno un sapore di verità. – ha aggiunto – Via del Riscatto chiude il cerchio, Imma continuerà a vivere in televisione”, ha sottolineato l’autrice.

Di certo, con i suoi romanzi, Matera per la prima volta è stata raccontata proprio per quella che è: storie, personaggi e ambientazioni descritti dalla Venezia fanno parte del DNA della città dei Sassi che non si è prestata a fare da sfondo per altri luoghi o vicende che non le appartengono: “Sono storie che parlano di questa terra e spesso sono talmente paradossali da essere tragicomiche. Ho fatto in modo che Imma si muova in tutta la Basilicata, sia nel Materano sia in provincia di Potenza. La Basilicata che racconto è quella che inizia dove finisce Mille anni”.

Rossella Montemurro

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