mercoledì, 24 Aprile 2024

Il presidente Bardi: “Ha vinto la politica delle cose concrete”

“È stata premiata la politica delle cose concrete. I cittadini sono stanchi di ascoltare parole, vogliono vedere i fatti, e quando li vedono premiano. La condivisione di programmi con il campo allargato può dare nuovi risultati, realizzando le iniziative e i processi...

In Francia è stato il romanzo più venduto dell’estate (550.000 copie vendute da aprile): La ragazza e la notte (La Nave di Teseo, traduzione di Sergio Arecco) di Guillaume Musso conduce il lettore nell’imperscrutabilità delle persone, a contatto con le loro ombre – come afferma il protagonista ed io narrante, Thomas Degalais: “(…) non avevo mai pensato di conoscere davvero qualcuno. Sono sempre stato un adepto dell’assioma di Garcìa Marquez: “Hanno tutti tre vite: una vita pubblica, una vita privata e una vita segreta”. Solo che nel caso di Vinca, la vita segreta occupava un territorio molto esteso e insospettabile”.
Thomas, scrittore di successo, fa ritorno in Costa Azzurra, nel campus intitolato a Saint-Exupery dove 25 anni prima aveva studiato. Il pretesto è una reunion tra ex compagni ma il vero obiettivo di Thomas è cercare di far luce, una volta per tutte, sulla scomparsa di Vinca, una diciannovenne bellissima e misteriosa che, a distanza di tempo, ancora non si sa se considerare vittima o diabolica manipolatrice. Vinca è davvero fuggita insieme al suo professore di filosofia, con il quale aveva una relazione segreta? L’unica certezza è che nessuno l’ha più rivista.
Non solo: lì, tra le mura del Saint-Ex, avvenne un omicidio. A commetterlo fu Thomas con due suoi amici, Fanny e Maxime. Il cadavere fu murato nella palestra della scuola, proprio la palestra che oggi deve essere demolita per fare spazio a un altro edificio.
Su queste premesse Musso costruisce un thriller che si sviluppa su un doppio binario temporale – i tragici eventi del 1992 e la frenesia del 2017 che costringe le persone coinvolte a fare i conti con il passato – e su uno sparuto numero di personaggi, ognuno fondamentale nella vicenda.
Musso è decisamente cerebrale, abbonda con le citazioni, ha uno stile semplice e diretto che denota però una ricercatezza di fondo. Thomas è tormentato dagli spettri di quel maledetto ’92: “(…) Per dirla tutta, non vedevo l’ora d’invecchiare, perché la cosa equivaleva a frapporre una distanza tra me e un passato che non era certo un paradiso perduto, ma mi appariva come l’epicentro di un dramma che per tutta la vita avevo cercato di rimuovere”. Ancora: “(…) Ero consapevole che stavo commettendo un atto irreparabile, ma ero incapace di rientrare in me stesso. Prigioniero di un ingranaggio fatale, ero come una marionetta manipolata da un demiurgo sterminatore”.
La sua infatuazione per Vinca lo spinge a ricordare, a riallacciare relazioni, a rielaborare ipotesi e lo mette di fronte ad un’inaspettata e insospettabile verità: vittime e carnefici, buoni e cattivi è come se si confondessero tra loro scambiandosi di volta in volta i ruoli. Niente è come sembra, tutto è indistinto. A iniziare dalle personalità di Thomas, di Vinca, degli amici e dei professori. Musso delinea ritratti nitidi che si muovono consumando vendette e tradimenti, capaci di apparire benpensanti, quando invece sono solo navigati doppiogiochisti: “Mi ha fatto notare che, per le donne come noi, venute dal nulla, la vita era una guerra senza tregua: dovevamo batterci per tutto e in continuazione, e che i forti e i deboli non erano quelli che apparivano tali. Che molte persone lottavano in silenzio, combattendo dolorose battaglie interiori. Che la vera scommessa consisteva nel saper mentire nel corso della lotta. E che, per mentire bene agli altri, occorreva innanzitutto saper mentire a se stessi”.
Romanzo dopo romanzo, Guillaume Musso ha costruito un legame unico con i suoi lettori. Nato ad Antibes nel 1974, ha iniziato a scrivere dopo gli studi e non si è più fermato, nemmeno quando è diventato professore di Economia. I suoi libri, tradotti in 40 lingue, e più volte adattati per il cinema, lo hanno consacrato come uno dei più importanti scrittori di noir, grazie al successo di romanzi come Il richiamo dell’angelo, Central Park, La ragazza di Brooklyn, Un appartamento a Parigi (questi ultimi pubblicati da La nave di Teseo).
Rossella Montemurro
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