giovedì, 25 Aprile 2024

È disponibile in tutte le librerie e nei principali store online La Porta del Cielo (Messaggerie Libri Distribuzione), il primo romanzo della scrittrice e pittrice Maria Luisa Alesina.

 Un amore sbocciato a Salice Terme sul finire degli anni Cinquanta tra Viola, giovane studentessa liceale e un maestro di musica jazz bolognese, leader di un gruppo di musicisti emiliani. Un amore scandito dalle più famose musiche del jazz tradizionale, di Gershwin, Cole Porter, Hoagy Carmichael, Irving Berlin e che costituiscono la colonna sonora del romanzo, dove l’amore è il vero protagonista con tutte le sue componenti umane e non…

Scrive il critico letterario Matteo Baron: “Alesina induce attraverso i pastelli di una primavera di Monet. Un declinare estivo che scorre sui crinali che volgono sulle terme ove la memoria induce ad una letteratura elegante composta di soffi, refoli di spire ventose e palpiti lunari. La porta del cielo è un ingresso che introduce ad una memoria giovanile dove le trasparenze calano sinuose sui profumi serali prodromici ad una letargia notturna. Viola, la protagonista, esprime una emozione pagana volta a ritmi emotivi di un amore compiuto nel suo nascere. E’ un procedere lieve dove i sentieri conducono ad una confessione priva di presenze, testimoni, come l’acqua di una roggia che titilla lieve sui piedi bagnati in   una notte di mezza estate. Passeggiate su sfondi chiari protette da ombrelli di organza ove il sole peregrino ed estraneo comunica un nuovo sorgere e le campagne abbaiano nel loro vociare quotidiano.  E’ come la forza di una memoria dipinta su tela che porta a un altroquando. Il romanzo si sviluppa come una voce di soprano limpida priva di ingerenze storiche, ma pulita come un sentimento mattiniero. E sullo sfondo…  la bella estate che concupisce le prime memorie di amori, sentimenti e nostalgie in un mondo collinare fatto di incontri e pensieri sopiti. (…) Il plot si dipana come un canone, un discanto corale tra i fruscii della collina di San Nazzano tra tigli e petunie. Ma sono le ore del vespero quasi immanenti a una serata lieve a principiare i mutamenti che divengono i sospiri di una “Rapsodia in blu” ed una voce lontana cala sui divani di una hall spiata dai primi bagliori lunari di Billie Holiday. I profumi della notte accompagnano la protagonista lungo i sentieri di casa in cerca di un ritrovo custodito e inviolato. L’amore non si confessa, si vive attraverso la gioia pudica di un acquarello impressionista. Alesina è Viola Arcangeli con i suoi diciott’anni non ancora compiuti e le volte leggere di una gonna plissé che volge alla note di Gershwin. Sono giornate interminabili custodite nell’opificio della memoria che Alesina stringe forte con l’amore del ricordo, la mestizia agrodolce della maturità. Vi è uno spirito Nietzschiano nelle cose condotto e generato dalle note di un grammofono; una voce lontana potente e suadente che richiama ai nostri inizi di una umanità ferita. E’ il dolore mai consumato di Orfeo che si volge ad un perduta Euridice consapevole della ineluttabilità di ogni fine”. 

Maria Luisa Alesina, pittrice chiarista e insegnante d’Arte, è nata a Godiasco Salice Terme, nell’Oltrepò Pavese, ma vive a Milano da più di mezzo secolo. Nel suo romanzo La porta del cielo, da lei definito “un libro dipinto con un soffice pennello al posto della penna”, Maria Luisa esprime e evidenzia l’etica chiarista e il suo messaggio, più che mai attuale: un grande amore e un grande rispetto per l’uomo e per la natura.

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