giovedì, 28 Marzo 2024

Colobraro, 69enne arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Policoro hanno arrestato 69enne di Colobraro, che dovrà espiare un residuo pena di anni 8, mesi 6 e giorni 26 di reclusione a seguito di condanna esecutiva alla pena di anni 9 e mesi 1 di reclusione per un...

È il thriller evento del 2019, tradotto in 42 Paesi: La paziente silenziosa (Einaudi, Stile Libero Big, traduzione di Seba Pezzani), l’esordio di Alex Michaelides – ha firmato le sceneggiature di vari film, tra cui “La truffa è servita”, con Uma Thurman e Tim Roth – è strabiliante. È ambientato a Londra, in particolare tra le stanze fatiscenti di un ospedale psichiatrico dal futuro a rischio per mancanza di fondi. Tra i pazienti c’è una donna che molto ha fatto parlare di sé: Alicia Berenson, artista di successo, ha brutalmente ucciso il marito, Gabriel, un noto fotografo di moda. Dopo l’omicidio, Alicia si è chiusa in un mutismo ostinato: vive in uno stato catatonico per le dosi massicce di psicofarmaci e, ormai, i medici hanno smesso di sperare di aiutarla. L’incomunicabilità fa parte della sua vita presente, ben diversa da quella patinata fatta di mondanità, sere a teatro e mostre d’arte. L’unico convinto di poter aiutare Alicia è un giovane psicologo criminale, Theo Faber, estremamente coinvolto nel caso e certo di avere le competenze giuste per “salvare” la donna da se stessa.

Forse il segreto del suo malessere è racchiuso in un quadro, l’Alcesti, dalla tragedia di Euripide in cui Admeto può sfuggire alla morte se qualcuno si sacrifica per lui: è solo la giovane sposa, Alcesti che accetta di morire al posto del marito.

Imperdibile per gli amanti di psicologia e psicanalisi, La paziente silenziosa è ricco di teorie e sottili dinamiche e, soprattutto, di tutte le contraddizioni dell’animo umano. Lo stesso Theo, in apparenza ligio alle regole, in realtà disposto a infrangere la deontologia professionale e a rischiare il posto pur di aiutare Alicia – perché Theo, mentre la sua vita personale va a rotoli, è convinto che non sia stata Alicia a uccidere Gabriel. La sua è un’indagine che, partendo dalla psiche di Alicia, lo porta a ritrovare i fantasmi del suo passato, a misurarsi con i propri demoni. Fino a un finale spiazzante.

 Michaelides è particolarmente abile nel suggestionare il lettore. Così come fa Theo, che piano piano inizia a manipolare Alicia, l’autore confonde con maestria – svela e si ritrae, sempre con uno stile molto asciutto e diretto. Alla prima persona di Theo si alternano le pagine del diario di Alicia: due voci nitide, addolorate, rancorose.

Alex Michaelides, nato a Cipro nel 1977, ha studiato Letteratura inglese all’Università di Cambridge e Cinema all’American Film Institute di Los Angeles.

Rossella Montemurro
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