giovedì, 28 Marzo 2024

Colobraro, 69enne arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Policoro hanno arrestato 69enne di Colobraro, che dovrà espiare un residuo pena di anni 8, mesi 6 e giorni 26 di reclusione a seguito di condanna esecutiva alla pena di anni 9 e mesi 1 di reclusione per un...

Jane ha un passato misterioso e, si intuisce, piuttosto cupo dal quale vuole il più possibile allontanarsi. Per pagarsi l’affitto di una stanza fatiscente e con un coinquilino molesto, fa la dog sitter in un quartiere esclusivo di Birmingham, Thornfield Estates. È scaltra, si finge ingenua e timida per intrufolarsi nelle case mozzafiato delle signore – donne ricchissime che passano le proprie giornate a spettegolare e organizzare iniziative benefiche, Jane le invidia e le odia allo stesso tempo – che le affidano i cani, prova a “rubare” quelle vite portando via gioielli dimenticati, piccoli cimeli che, nel suo inconscio, le permettono di ribaltare i ruoli con le datrici di lavoro.

Jane non è la santarellina che vuole sembrare e che si sforza di essere ma la sua recita è perfetta, soprattutto quando incontra Eddie Rochester, il residente più misterioso di Thornfield Estates. Eddie ha perso da poco la moglie Bea –bellissima, affermata donna in carriera –, annegata in un incidente in barca con Blanche, la sua migliore amica. Il lago non ha ancora restituito i corpi. Eddie è affascinante ma anche ombroso, sfuggente: per Jane è un’occasione d’oro, giocando le carte giuste la sua vita potrebbe cambiare, il suo passato potrebbe essere cancellato per sempre e lei, persa a guardare dall’esterno la quotidianità dorata di quelle donne diventerebbe finalmente una di loro.

Inizia così La moglie di troppo (Piemme, traduzione di Giada Fattoretto) di Rachel Hawkins, una storia ricca di colpi di scena che, con un ritmo incalzante, fa risaltare gli echi di grandi classici come Jane Eyre e Rebecca la prima moglie insieme alle atmosfere contemporanee di BA Paris e Megan Miranda.

L’incontro con Eddie è per Jane un’opportunità preziosa: lei affila ogni arma, porta all’esasperazione il suo potere seduttivo per farlo capitolare. La passione li travolge, e presto si trasferisce da Eddie. Un “colpo” perfetto che però a poco a poco si incrina per quell’aura sinistra che contraddistingue Eddie. A volte i suoi occhi azzurri diventano così taglienti da farle gelare il sangue. E le chiacchiere dei vicini, sul conto di Eddie, sono spesso velenose.

Per dare ancora più suspense e caricare di significato la trama, Hawkins non ha usato solo la voce di Jane ma l’ha intrecciata con altri piani narrativi, svelando punti di vista pronti a sovvertire certezze: i mostri peggiori possano celarsi dietro muri di apparenze decorati a regola d’arte.

Avvincente, La moglie di troppo è un thriller ben costruito nel quale il protagonista principale è una cortina di finzione, in tutti i sensi: ogni personaggio interpreta un ruolo, il lusso è solo ostentato come i sentimenti…

Inimmaginabile l’epilogo: la Hawkins è stata magnifica.

L’autrice è nata in Virginia e cresciuta in Alabama. Prima di diventare scrittrice a tempo pieno ha insegnato inglese in una scuola superiore. Oggi è una nota e apprezzata autrice per ragazzi, bestseller del New York Times. Con La moglie di troppo, il suo primo thriller, ha scalato le classifiche americane ed europee.

Rossella Montemurro

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